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FOTO Rui Chafes, L’oggi così lento e lo ieri così breve, (Matera 2011)
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È fissato per mercoledì 21 giugno alle 18.30, alla Fabbrica del Vapore, l’ultimo degli incontri aperti al pubblico nell’ambito del progetto “FUTURA”, il programma di residenze d’artista promosso dal Comune di Milano – Cultura, a cura di Giacomo Zaza.
A chiudere il ciclo di appuntamenti con artisti contemporanei di fama internazionale, previsto da questa prima fase del progetto, sarà l’artista portoghese Rui Chafes (Lisbona, 1966) che affronterà la centralità del rapporto tra scultura, spazio e forma fisica, la relazione con l’ambiente naturale circostante e la presenza dell’opera come mutazione e mediazione della realtà stessa.
Chafes si è laureato in Scultura alla facoltà di Belle Arti di Lisbona e ha studiato, dal ’90 al ’92, con Gerhard Merz alla Kunstakademie Düsseldorf in Germania. Nel 1995, ha partecipato alla 46ª Biennale di Venezia (con José Pedro Croft e Pedro Cabrita Reis) e, nel 2004, alla 26ª Biennale di San Paolo. Nel 2013 è stato uno degli artisti internazionali invitati all’esposizione nel padiglione della Repubblica di Cuba alla 55ª Biennale di Venezia.
In Portogallo, ha realizzato mostre personali in varie istituzioni di rilievo e ha esposto in mostre personali in Belgio, Germania, Danimarca, Italia, Brasile, Spagna, Giappone, Corea.
Il dialogo con Rui Chafes rappresenta l’incontro con un’esperienza artistica ricca di peculiarità linguistiche e suggestioni immaginifiche. All’inizio della sua carriera Chafes utilizza materiali quotidiani e deperibili come Platex, listelli di legno, tronchi d’albero e bastoni. Successivamente l’artista decide di adoperare esclusivamente il ferro, dipinto sempre di nero opaco in modo da cancellare ogni traccia e segno di esecuzione, che attribuisce alle sculture un marcato aspetto visionario.
La presenza fisica delle sue invenzioni plastiche trasmette allo spazio circostante la sensazione di un pulsare vivo o, meglio, la suggestione di un’energia latente ai bordi della realtà.
Il curatore Giacomo Zaza, in riferimento al lavoro dell’artista, afferma: «L’opera di Rui Chafes sottostà continuamente a un progetto di dialogo con lo spazio e il contesto architettonico. Ciascuna relazione con lo spazio comporta un ampio orizzonte di riflessioni: il richiamo all’universo della vita e della morte, l’anelito alla leggerezza e alla smaterializzazione, la contaminazione del luogo e l’espansione delle forme, l’epifania del mistero e l’impulso all’altrove.»
“INTERAGIRE” – LA PRIMA FASE DEL PROGETTO “FUTURA”
Il ciclo di incontri rientra nella prima fase della residenza FUTURA denominata “Interagire”: «La residenza – afferma il curatore Giacomo Zaza – non può infatti essere un’esperienza puramente soggettiva, chiusa in se stessa, ma diventare un momento dialogico, riflessivo, offerto da molteplici scambi semantici e combinazioni mediali.»
Da qui, l’idea di avviare il progetto di residenza con un ciclo di appuntamenti in cui rendere possibile un confronto aperto fra i giovani artisti residenti, il curatore, un parterre di artisti di fama internazionale e il pubblico, in un’ottica di scambio di esperienze, riflessioni, competenze.

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