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Gli antichi mestieri e le forme identitarie. Martedì 20 giugno 2023, un’iniziativa a Moio della Civitella

 

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Con la consapevolezza della presenza di ricche tradizioni, usi e costumi del territorio del Cilento, e nello specifico degli antichi mestieri, la Uosm Agropoli-Vallo diretta dal dott. Francesco Cantore, accogliendo l’indirizzo programmatico del Direttore Dsm Asl Salerno dott. Giulio Corrivetti, propone un progetto riabilitativo mirato all’inclusione sociale degli utenti del Centro Diurno riabilitativo semiresidenziale.

Si tratta di un’attività mirata al sapere ed al saper fare, e quindi alla manifattura di oggetti: cesti in vimini, sartoria della tradizione contadina, che include prodotti ad uncinetto o ricami, ovviamente senza scopi di lucro o di vendita commerciale.

Ripristinare antichi gesti e manualità della tradizione, secondo gli organizzatori, consente il recupero di una identità evolutiva individuale e collettiva che, specie per le persone sofferenti di disagio psichico, consente di riappropriarsi del passato ed in metafora del proprio destino, per riorientarsi verso un futuro possibile in stretta analogia con il percorso terapeutico riabilitativo.

In tal senso, il sapere ed il saper fare contribuiscono ad attestare un senso di appartenenza, mediato da questi momenti di condivisione, che permette di esperire la coesione di una “communitas”, in cui il dono reciproco dell’esserci prevale sulla solitudine della malattia mentale e sulla deriva esistenziale dell’isolamento e dello stigma sociale.

A Moio della Civitella il giorno 20 giugno 2023 al mattino alle ore 10:00 è prevista una visita guidata presso il Museo della Civiltà Contadina, intitolato al prof. Giuseppe Stifano, insigne studioso delle tradizioni popolari, con la guida della dott.ssa Giovanna Baldo, Direttrice del locale Polo Museale.
Nel pomeriggio, alle ore 17:00, si svolgerà presso la Biblioteca Comunale una tavola rotonda sul tema dell’identità evolutiva nel Cilento, dal titolo: “Gli antichi mestieri: identità e territorio del Cilento, dalla tradizione al cambiamento”.

Dopo i saluti del sindaco di Moio della Civitella Enrico Gnarra e le introduzioni della dott.ssa Giovanna Baldo – Direttrice del Polo Museale, Moio della Civitella e del dott. Francesco Cantore – Direttore UOSM n. 9, Agropoli-Vallo della Lucania, ci saranno gli interventi della dott.ssa Antonella Amorelli – Assistente Sociale, Piano Sociale di Zona, del prof. Antonio Di Rienzo – Studioso di cultura e tradizioni cilentane, del dott. Luigi Leuzzi – Psichiatra, studioso di mito-archeologia, antropologo, del dott. Pasquale Martucci – Sociologo, del prof. Angelo Perriello – Esperto di cooperazione territoriale e internazionale.

Il Museo “G. Stifano” presenta una rassegna ampia, pressoché completa, di quanto attiene le attività e la cultura rurale. Le sezioni sono numerose e si distinguono in: domestica (ricostruzione della casa del contadino); tessile (ricchissimo corredo di attrezzi che evidenziano l’importanza nel passato del settore tessile per l’economia della zona); olivicola (conserva svariati pezzi atti ad estrarre il prezioso olio); cerealicola (attrezzi da lavoro ormai passati di moda); vinicola (fedele ricostruzione di un’antica cantina); storica (bacheche con fotografie, quadri e cartelloni raffiguranti personaggi e vicende delle rivolte contadine e politiche del secolo scorso); religiosa (la numerosa esposizione di oggetti attesta l’attaccamento del mondo contadino ai valori della tradizione e degli elementi devozionali).

Pasquale Martucci.

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