“Accorciamo le distanze” – Al Castello di Novara, martedì 4 luglio,
la presentazione del primo Rapporto sulle Disuguaglianze di Fondazione Cariplo.
Ai contenuti del documento, illustrato dagli esperti che lo hanno redatto, seguiranno gli interventi di alcune voci illustri del territorio che si confronteranno sul tema in termini di problematiche, opportunità e risposte.
Novara, 21 giugno 2023 – Si intitola “Accorciamo le distanze” l’evento promosso da Fondazione Comunità Novarese onlus e Fondazione Cariplo in calendario martedì 4 luglio alle 17 nella sala al piano superiore del Castello di Novara (P.zza Martiri della Libertà, 3 – Novara).
L’appuntamento nasce per presentare, sul territorio novarese, il primo Rapporto sulle Disuguaglianze realizzato da Fondazione Cariplo, intitolato “Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze”; un lavoro di ricerca finalizzato a creare conoscenza sulle diverse dimensioni della disuguaglianza, ma anche a portare all’attenzione del dibattito pubblico il tema delle disuguaglianze attraverso una nuova prospettiva che possa essere utile per sviluppare insieme nuove e più efficaci soluzioni per lo sviluppo di società più inclusive e fornire uno strumento di conoscenza per addetti e non addetti ai lavori.
I risultati della ricerca saranno illustrati da Carlo Mango (Direttore Area Scientifica e Tecnologica Fondazione Cariplo) Federico Fubini (Vicedirettore del Corriere della Sera e curatore del Rapporto sulle Disuguaglianze), Valentina Amorese (Programme officer Area Ricerca Scientifica, Fondazione Cariplo), Gian Paolo Barbetta (Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore Evaluation Lab, Milano).
La presentazione del Rapporto di Fondazione Cariplo a Novara sarà occasione per confrontare i contenuti del documento con la realtà del territorio e per riflettere su iniziative, possibilità e risposte che quest’ultimo sta mettendo in atto per contrastare i diversi ventagli di disuguaglianze.
Proprio per questo, a intervenire durante l’appuntamento, saranno anche alcune voci del territorio: Federico Binatti (Presidente Provincia di Novara), Teresa Armienti (Assessore Politiche Sociali, Politiche per la Famiglia, Diverse Abilità, Abitative) con due speech e, in seguito, in una tavola rotonda moderata giornalista Carlo Bologna, Davide Maggi (Presidente Fondazione Comunità Novarese onlus e membro CdA Fondazione Cariplo), Don Giorgio Borroni (Direttore Caritas Diocesana di Novara e Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro) e Laura Lazzarotto (Direttore Anffas onlus di Novara e Anffas onlus Borgomanero).
Ad offrire le conclusioni del pomeriggio, il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone.
“Per il nostro territorio – commenta il Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – questo appuntamento è un’occasione da non perdere perché i contenuti e gli spunti che il Rapporto di Fondazione Cariplo può suggerire sono importanti sotto tanti punti di vista. Riteniamo sia fondamentale fare il punto sulla situazione attuale, che si è, senza dubbio, acuita a seguito della pandemia e avere chiarezza sulle iniziative che il territorio sta mettendo in atto per contrastare l’avanzare delle disuguaglianze in termini di povertà, non solo economica. Sarà un prezioso momento di riflessione che non solo offrirà una panoramica sullo stato dell’arte ma, soprattutto, una serie di considerazioni utili a non arrendersi a mantenere tali gli squilibri a cui, oggi, ci troviamo di fronte”.
“Il rapporto è un’importante eredità ricevuta da chi mi ha preceduto, un’intuizione del professor Giovanni Fosti, che ha messo in evidenza una situazione su cui è importante riflettere, ma in seguito alla quale è ancora più importante agire. Conoscere per agire. E’ l’obiettivo di chiunque faccia ricerca. La povertà educativa può segnare il destino dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, provocando in modo drammatico l’aumento delle disuguaglianze per le generazioni del futuro. Prendere coscienza ci mette nelle condizioni di sapere come contrastare questo fenomeno; perciò è importante questa azione che stiamo sviluppando di sensibilizzazione anche sui territori” – ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Prof. Giovanni Azzone.
Per partecipare è necessario iscriversi (possibilmente entro sabato 1 luglio 2023) al seguente link https://forms.gle/oVekXp1XQJgcGMNn8. Per informazioni chiamare il numero 0321 611781 oppure inviare una mail a comunicazione@fondazionenovarese.it
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Il Rapporto “Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze”, dopo aver tracciato gli indicatori principali e le dimensioni che concorrono a generare la disuguaglianza economica e di reddito (in Italia), si concentra sull’impatto della disuguaglianza nei percorsi di apprendimento, nella costruzione della persona e della visione del “proprio posto nel mondo”.
L’esigenza di un rapporto sulle disuguaglianze è emersa da una riflessione che Fondazione Cariplo ha approfondito durante e dopo la pandemia, davanti all’aumento delle diverse forme di povertà, che colpiscono in particolare i giovani e le famiglie con figli piccoli.
- Come emerge dal rapporto, da decenni la nostra società ha vissuto grandi trasformazioni e, al contempo, l’area della povertà è cresciuta in maniera molto importante: nel 2021 circa due milioni di famiglie si trovano in una situazione di povertà assoluta, ossia più del doppio rispetto al 2005;
- In tale contesto, il percorso di istruzione obbligatoria fatica da solo a svolgere il ruolo di ascensore sociale per i gruppi di studenti più svantaggiati, contribuendo a sedimentare le disuguaglianze iniziali di apprendimento che derivano dai diversi background socio-economici;
- Il crescere in un certo contesto sociale tende, infatti, a influenzare fin dai primissimi anni di vita le attitudini delle persone e questo si evidenzia sempre più precocemente, a partire dai bambini della scuola materna. Questo condiziona gli apprendimenti ma, in modo più profondo, condiziona lo sguardo su di sé e sul mondo;
- La “mobilità sociale” è, quindi, un obbiettivo che va sostenuto con opportuni interventi per garantire la rimozione degli ostacoli che non la permettono, contrastando la disuguaglianza di opportunità;
- Le fragilità si propagano e si sommano: esiste una compresenza tra diverse forme di esclusione e di “povertà” che toccano varie dimensioni della vita delle persone; laddove il livello di studio è più alto la popolazione presenta delle condizioni di salute generale migliori.
Perdita di sviluppo umano: perché nessuno può dire “non mi riguarda”.
La società reale, quella che conosciamo e viviamo, presenta un livello di sviluppo inferiore alle sue potenzialità a causa delle disuguaglianze. Fino a quando continueremo a pensare che le disuguaglianze riguardino esclusivamente coloro che ne subiscono le conseguenze peggiori, il nocciolo della questione rischia di sfuggire. La disuguaglianza è un’ingiustizia per la singola persona, è una ferita per la comunità ed è un ostacolo allo sviluppo.