ALTRI SOLDATI ARMENI UCCISI: FERMATE IL CRIMINALE ALIYEV!
Mentre con molta, moltissima, fatica si prova a costruire un percorso di pace nel Caucaso meridionale, l’Azerbaigian dell’autocrate Aliyev versa altro sangue armeno in Nagorno Karabakh (Artsakh).
“Questa notte postazioni dell’Esercito di Difesa dell’Artsakh sono state attaccate, anche con droni, dai soldati dell’Azerbaigian e quattro armeni sono rimasti uccisi.
D’altronde, come dichiarato da Baku, la questione delle garanzie e della protezione degli armeni del NK è un “fatto interno” all’Azerbaigian.
Da 200 giorni la regione è isolata dal resto del mondo a causa del blocco azero del corridoio di Lachin, da mesi è senza luce (salvo quella autoprodotta in minima percentuale) e senza gas.
Da settimane, quotidianamente, gli azeri sparano colpi verso i contadini nei campi per impedire loro il raccolto; l’esercito azero non risparmia colpi neppure verso gli insediamenti della repubblica di Armenia.
Questo è il risultato di una politica “accondiscendente” verso il dittatore di turno da parte dell’Unione Europea.
Questo è il risultato di una sempre più stringente amicizia tra le istituzioni italiane e quelle azere.
Questo è il risultato del continuo approvvigionamento di armi all’Azerbaigian anche da parte dell’Italia.
Le Associazioni e Organizzazioni armene in Italia riconoscono l’integrità, la sovranità e l’indipendenza del Nagorno Karabakh-Artsakh e si appellano al mondo politico affinché faccia altrettanto. Il riconoscimento internazionale dell’autodeterminazione dell’Artsakh è, a questo punto, l’unico strumento per fermare la guerra di Aliyev!
Una preghiera per i caduti Armo Abgaryan, Samvel Torosyan, Yervand Tadevosyan e Gagik Balayan
Coordinamento delle Associazioni e Organizzazioni armene in Italia