Esecuzione di un connazionale baluci dopo dieci anni di carcere a Zahedan
Gli agenti criminali del regime di Khamenei hanno impiccato due connazionali baluci di nome Es’haq Anshini e Mohsen Gomshad-Zehi nella prigione centrale di Zahedan sabato 24 giugno. Mohsen Gomshad-Zehi, 31 anni, imprigionato da 11 anni, era stato accusato del reato di Moharabeh (guerra contro Dio), inventato dal regime, e condannato all’esecuzione nel 2012 a causa di uno scontro con uno degli agenti del regime. Es’haq Anshini aveva 40 anni ed era padre di cinque figli.
Mercoledì 21 giugno, gli agenti criminali del regime di Khamenei hanno impiccato nella prigione di Sanandaj Heyman Mostafaii, un coraggioso Peshmerga, dopo 11 anni di detenzione e torture con l’accusa di aver ucciso un soldato criminale delle Guardie rivoluzionarie. Heyman è stato gravemente ferito durante la rivolta dei prigionieri a Sanandaj nel settembre 2022, quando è stato preso di mira dalle forze criminali del regime con colpi di proiettile a pellet.
Martedì 20 giugno, un prigioniero di nome Aref Havasi è stato giustiziato nella prigione centrale di Ilam, mentre lunedì 19 giugno un connazionale baluci di nome Danesh Salari è stato giustiziato nella prigione di Kahnouj, Ali Mollahshamsi è stato giustiziato nella prigione centrale di Zanjan e Gholam Mirhashemi Baltaghi e un altro prigioniero, entrambi connazionali baluci, sono stati impiccati nella prigione centrale di Kerman. Questi prigionieri si aggiungono a quanti sono stati già giustiziati, come annunciato nella dichiarazione del 19 giugno.
Pertanto, i boia di Khamenei hanno impiccato almeno 81 prigionieri dal 22 maggio al 22 giugno e nei primi tre mesi dell’anno iraniano 1402 hanno impiccato almeno 209 prigionieri.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
