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80° anniversario dello sbarco in Sicilia degli Alleati. L’ANVM chiede che sia affrontato il tema delle cosiddette “marocchinate”, le violenze commesse dai coloniali francesi ai danni dei civili italiani. Ciotti (Presidente nazionale ANVM) “Centinaia di stupri sull’isola compiuti dai magrebini inquadrati nell’Esercito Francese.”

In occasione dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Sicilia, che sarà celebrato il 10 luglio 2023, l’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, presieduta da Emiliano Ciotti, scrittore e ricercatore storico, auspica che durante le manifestazioni siano affrontati anche i crimini di guerra commessi in Sicilia dalle truppe alleate in generale e dai coloniali francesi in particolare.

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Queste violenze bestiali, che nei mesi successivi martoriarono anche le popolazioni di Campania, Lazio e Toscana, dal 1946 sono conosciute con il termine “marocchinate”.

“Quello che sbarcò in Sicilia fu un piccolo contingente composto in maggioranza da magrebini francesi – dichiara Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM e nipote di un italiano ucciso dai coloniali nel 1944 – questi soldati si misero subito in evidenza e commisero violenze terribili ai danni dei civili: stupri, aggressioni, furti, rapine, razzie e omicidi.

Queste vicende, per troppi anni volutamente sottaciute, auspichiamo siano ricordate nei convegni che saranno organizzati per celebrare l’80° anniversario dello sbarco – conclude Ciotti – il nostro sodalizio è a disposizione per dare il proprio contributo di conoscenza del fenomeno.”

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