Advertisement

SARA LORENZINI

L’Italia e il trattato di pace del 1947

Il 10 febbraio 1947, mentre l’Italia era immobile in uno sciopero generale di protesta, con le bandiere a mezz’asta in segno di lutto, a Parigi si firmava il trattato di pace che suggellava la sconfitta del nostro paese nel secondo conflitto mondiale. Le grandi potenze – Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia – avevano punito l’Italia per l’aggressione fascista, senza tenere conto della cobelligeranza. La delegazione, guidata da Alcide De Gasperi, era riuscita con grande sforzo a far sentire la propria voce durante i negoziati ma i suoi interventi non erano bastati a ottenere miglioramenti significativi. L’Italia fu costretta fra l’altro a importanti cessioni territoriali lungo i confini occidentali e orientali, a rinunciare alle colonie e a risarcire i danni di guerra. N? la classe politica n? l’opinione pubblica erano pronte ad accettare tali clausole che ritenevano ingiuste e disonorevoli. A sessant’anni dalla firma, il volume ripercorre le vicende di un trattato dimenticato. Attraverso la storia dei negoziati e la reazione dell’opinione pubblica e del mondo politico, sono cos? illustrati in modo puntuale e documentato i significati del trattato per l’Italia e per la sua identit? nazionale.

Sara Lorenzini insegna Storia contemporanea nella Facolt? di Lettere dell’Universit? di Trento. Fra le sue pubblicazioni: “Il rifiuto di un’eredit? difficile.

Advertisement

https://www.mulino.it/isbn/9788815115218?forcedLocale=it&fbrefresh=CAN_BE_ANYTHING

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteL’Art. 16 e le clausole segrete, ancora oggi, del Trattato di pace del 1947: la contrarietà di Croce.
Articolo successivo0:44 / 55:58 Chi firma quel trattato? Storia dell’accordo di Pace del 1947 a Parigi, intervista ad Aldo A. Mola

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui