DIRETTIVA COPYRIGHT E COMPENSI AGLI ARTISTI. NUOVO IMAIE, ADID, ANAC E ANAD: “URGENTE INTERVENIRE SUBITO”
Roma 18.07.2023 – Un intervento tempestivo, deciso e concreto in favore degli artisti e degli autori che continuano a vedere disattesi i diritti sanciti dal recepimento della Direttiva Copyright per i compensi che, per legge, gli spettano. E’ quanto chiedono fermamente NUOVO IMAIE, ADID, ANAC E ANAD in una lettera rivolta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Si tratta ormai di un tema inderogabile – ha dichiarato il presidente NUOVO IMAIE Andrea Miccichè – che ha già alle spalle un solido apparato normativo. Disattenderlo significherebbe vanificare anni di battaglie in prima linea in Italia e in Europa che hanno finalmente riconosciuto il diritto degli autori e degli interpreti a compartecipare degli utili generati dall’utilizzo delle opere a cui hanno preso parte”.
Di seguito il contenuto della lettera:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Giorgia Meloni
Al Ministro della Cultura
Dott. Gennaro Sangiuliano
Roma, 17 luglio 2023
Illustre Presidente, Illustre Ministro,
come noto, grazie alla attuazione della Direttiva UE Copyright avvenuta nel novembre 2021, sono stati riconosciuti agli autori ed agli artisti interpreti esecutori del settore audiovisivo una serie di diritti e prerogative finalizzati a ridurre il “profondo divario” che sussiste tra gli incassi dei grandi operatori “media” e gli aventi diritto.
In occasione dell’attuazione della Direttiva, il Parlamento italiano ha infatti introdotto nella legge sul diritto di autore alcuni speciali diritti espressamente riconosciuti ai creatori e interpreti di contenuti protetti prima inesistenti.
In particolare, per quanto riguarda il settore audiovisivo:
- il diritto di vedersi riconosciuta una parte dei ricavi derivanti dalle vendite o licenze dei diritti delle opere audiovisive (art. 107 legge 633/41);
- il diritto di veder adeguati i contratti stipulati nel tempo, con l’introduzione di apposite clausole che prevedano la compartecipazione ai ricavi generati dal successo dell’opera (art. 110-quinquies legge 633/41);
- il diritto di ricevere informazioni utili per la determinazione dei ricavi generati dallo sfruttamento delle opere (art. 110-quater legge 633/41);
- il diritto di percepire una remunerazione adeguata e proporzionata ai ricavi degli utilizzatori delle opere audiovisive (artt. 18-bis, 46-bis, 80 e 84 legge 633/41);
- il diritto degli artisti e degli autori ad avere una parte del ricavato ottenuto al botteghino cinematografico (art. 46 legge 633/41).
Si tratta di interventi fondamentali, frutto di battaglie svolte dagli aventi diritto sia in sede europea che italiana.
Ora, a distanza di quasi due anni, tali norme sono state sostanzialmente inattuate. Sono di fatto lettera morta. E ciò nonostante le scriventi associazioni abbiano cercato, in sede politica ed in particolare attraverso gli incontri avuti con le associazioni dei produttori, di perfezionare un accordo collettivo che potesse disciplinare e dare corretta esecuzione al disposto normativo.
Si tratta di una questione molto grave, che desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione nell’auspicio che il Governo voglia con fermezza intervenire, a tutti i livelli, per far sì che vengano osservate le prescrizioni normative sopra indicate e quindi tutelati i diritti degli autori e degli artisti italiani.
Gli artisti e gli autori sono già abbondantemente penalizzati da una distribuzione internazionale di prodotti frutto di investimenti cospicui (realizzati grazie all’intervento di mercati molto più “maturi” del nostro) proposti alla visione dei cittadini del nostro paese grazie ad “offerte commerciali” (delle piattaforme internazionali) molto competitive e che potrebbero – irrimediabilmente – pregiudicare la creatività e la cultura del nostro paese.
Siamo disponibili ed anzi auspicheremmo un incontro al fine di poter rappresentare la posizione delle scriventi associazioni, convinti che il Governo saprà convintamente intervenire.
Con osservanza.