Falsi dipinti di Guardi esposti ai Musei civici di Padova/ Il Sottosegretario Sgarbi: “Perizia tecnica sui pigmenti”
ROMA – Oltre a disporre il ritiro del capolavoro di Canaletto (di proprietà delle Gallerie dell’Accademia di Venezia) dalla mostra attualmente in corso ai Musei Civici di Padova, il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha deciso di fare effettuare una perizia sui dipinti oggetto della polemica.
“Inutilmente sfidato da una pseudo competente, che insulta e si dichiara esperta di Francesco Guardi per avere attribuito paesaggi presenti sul mercato in un libro sul modesto figlio Giacomo, e altre vedute in un ardito testo dal titolo “Io sono 700” – spiega il Sottosegretario – intendo difendere l’onorabilità del museo civico agli Eremitani, disponendo una perizia sui pigmenti dei dipinti (privati) contestati da una illustre studiosa, in particolare quelli attribuiti a Francesco Guardi, il “Capriccio con rovine” affiancato al “Capriccio architettonico” di Canaletto delle Gallerie della Accademia di Venezia.
L’accertamento – conclude Sgarbi – chiarirà l’epoca dei dipinti temerariamente esposti in una sede pubblica, con una sicumera non validata da alcun comitato scientifico, e da esperti riconosciuti come Anna Bozena Kowalczyk che ha posto la questione”