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DOMANI 20 LUGLIO E’ LA GIORNATA
INTERNAZIONALE DEGLI SCACCHI:
UN MOVIMENTO IN FORTE CRESCITA
IN ITALIA E NEL MONDO INTERO

Nel nostro Paese si registra il record storico di tesserati alla FSI: 19.500,
oltre tremila in più del primato precedente. E la metà ha meno di 18 anni.
Nel mondo gli atleti praticanti sono circa 600 mila,
e un miliardo di persone gioca abitualmente

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Domani 20 luglio si festeggia il “compleanno” del gioco più popolare al mondo. E’ infatti la “Giornata internazionale degli scacchi”, che celebra la fondazione della FIDE, vale a dire la Federation Internationale des Echecs, che vide luce a Parigi il 20 luglio 1924, fondata da 15 Federazioni nazionali (tra cui quella italiana, la FSI), in occasione delle Olimpiadi di Parigi in cui gli scacchi erano sport “dimostrativo”. Una data che segna uno spartiacque, perché da allora gli scacchi sono una vera e propria disciplina sportiva, con un unico regolamento valido in tutto il mondo e competizioni internazionali, gestite appunto dalla FIDE, regolari e riconosciute da tutti.

In attesa di festeggiare, il prossimo anno, il centenario, la FIDE propone a tutti gli amanti del gioco di insegnare domani le regole a una persona (un parente, un amico, un collega) che ancora non le conosce, in modo da accrescere la grande famiglia degli scacchi. Non a caso il motto della FIDE, profetico, è proprio “Gens una sumus” (siamo un’unica famiglia), a voler ben chiarire l’inclusività degli scacchi, che non conoscono differenze di nazione, lingua, sesso, età, condizione sociale e nemmeno di “abilità”. I portatori di disabilità infatti possono giocare alla pari con tutti gli altri, e nella pratica questo avviene molto di frequente.

 

Questa “Giornata internazionale degli scacchi” cade in un momento di grande espansione del movimento. Come dimostrano i dati italiani: a oggi i tesserati alla FSI del 2023 superano ad oggi quota 19.500, mentre il precedente record, registrato nel 2018, era stato di 15.789. L’anno scorso, che ancora risentiva del rallentamento dovuto alla pandemia, le tessere sottoscritte erano state 13.319. Sono numeri che parlano da soli. E la tendenza a livello internazionale è molto simile: i praticanti, si calcola, sono circa 600mila. Ma almeno un miliardo di persone gioca abitualmente, per divertimento e per passione, a tavolino e anche sulle piattaforme on line. Una di queste, Chess.com, è stata citata dalla rivista “Time” come una delle cento aziende più influenti al mondo.

Tornando all’Italia, la metà dei tesserati, e un’ampia quota dei nuovi iscritti, è junior, vale a dire ha meno di 18 anni. Ed è proprio tra giovani e giovanissimi che si sta diffondendo con più intensità la passione per gli scacchi, come testimoniano i Campionati Giovanili di Tarvisio, che si sono svolti pochi giorni fa, e che hanno fatto registrare l’arrivo, nella cittadina friulana, di ben 997 giovanissimi atleti: l’ennesimo record. Ma la crescita dei tesserati riguarda anche il dato più consolidato, quello delle tessere agonistiche, vale a dire degli adulti che frequentano regolarmente i tornei: risultano ad oggi 6.333, anche questo un record storico, che va a migliorare il precedente primato di 5.815, registrato nel 2022.

Peraltro, c’è la possibilità di crescere ancora: sono circa 100 mila i ragazzi che, a qualsiasi titolo, giocano a scacchi o hanno ricevuto qualche forma di istruzione scacchistica, spesso proprio a scuola. E secondo alcune statistiche sono oltre 300 mila gli italiani che si divertono con gli scacchi sulle piattaforme on line, tra loro nomi anche famosi come Neri Marcorè, Andrea Delogu, Diletta Leotta e Filippo Nigro, o il calciatore Paulo Dybala.

Vari sono i motivi che si possono ipotizzare per questo “boom”. C’è sicuramente l’onda lunga di alcuni eventi favorevoli, come l’interesse suscitato dalla fiction “La regina degli scacchi”, o la grande crescita dei giocatori iscritti alle piattaforme on line che, come prevedibile, ha indotto molti anche a provare il gioco a tavolino. A testimonianza della nuova popolarità degli scacchi, il loro uso frequentissimo nella pubblicità, anche in rapporto ad altri sport. Come testimonia, ad esempio, il recente video in cui una marca di scarpe da ginnastica fa dialogare Magnus Carlsen e Christian Pulisic, nuovo acquisto del Milan, sulle differenze tra calcio e scacchi, e un altro, diffuso da una catena di vestiti a basso prezzo, in cui Roger Federer sfidava a scacchi (perdendo), il Maestro di scacchi statunitense di dodici anni Tani Adewumi.

Si allega:
– il medesimo comunicato in formato Pdf
– una foto dei Campionati italiani giovanili di Tarvisio

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