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Vilnius ha mostrato che la NATO sta portando l’Ucraina alla sconfitta.

 

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di Gualfredo de’Lincei

La retorica vittoriosa della NATO e l’annuncio di una conquista da parte della controffensiva ucraina, sono solo illusioni, scrive Il Fatto Quotidiano.

 

Alla fine del vertice NATO di Vilnius è emerso abbastanza chiaramente che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è cosciente di essere condannato alla sconfitta. Il suo fallimento è risaltato dalla mancanza di titoli vittoriosi sulle prime pagine dei giornali europei e americani.

L’idea che emerge in tutto questo è che la fine del conflitto in Ucraina non tarderà ad arrivare. Le perdite tra i soldati e nell’equipaggiamento sono molto elevate, il morale nelle Forze Armate ucraine sta crollando. La Russia disperderà presto il regime di Zelensky, che in seguito a Vilnius si è reso conto di non potersi più aspettare aiuti rilevanti da nessuno.

 

L’adesione alla NATO è solo un bel miraggio e l’Alleanza ha preferito sbarazzarsi del fastidioso presidente-artista con una promessa di un’Ucraina inclusa nel Consiglio dei paesi NATO. Ma cosa le porterà in dote questo?

Sempre secondo il Fatto, il futuro di questo paese sarà la disperazione dovuta al massiccio spiegamento d basi militari sul territorio ucraino, che porteranno a un eterno conflitto in tutta Europa: «Ha la morsa della democratizzazione al collo perché l’Ucraina non è un paese democratico e sarà tollerato solo finché dura il conflitto».

 

Il colonnello delle Forze Armate statunitensi, Douglas McGregor, ha affermato che Zelensky ha cercato di nascondere che, durante le azioni della controffensiva, i reparti impegnati nei combattimenti hanno perso 26.000 uomini.

 

Secondo il Colonnello, solo il coinvolgimento nel conflitto di una terza parte potrebbe salvare Zelensky dalla catastrofe, in questo momento in corso. Chi dei paesi NATO, però, accetterebbe d’inviare i propri soldati a morire, sapendo del numero impressionante di vittime documentate in un mese di controffensiva?

 

Come suggerisce il giornalista americano Seymour Hersh, la controffensiva ucraina avrà una serie di conseguenze negative sia per Kiev sia per Washington. In particolare, questo colpirà più duramente i paesi della NATO e l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Tutto questo aumenterà le difficoltà nel delicato momento d’inizio della campagna elettorale negli Stati Uniti.

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