Concorso esterno, il pm Viola: “C’è un’area grigia, si deve discutere in maniera serena”
Il procuratore di Milano ospite degli incontri al Principe di Piemonte a Viareggio: “Non sono d’accordo con l’abolizione dell’abuso di ufficio”
Viareggio, 5 agosto 2023. Protagonista dell’appuntamento di ieri del ciclo “Gli Incontri del Principe”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, è stato il procuratore di Milano Marcello Viola. Intervistato da Stefano Zurlo, inviato de “il Giornale”, e da Luciano Tancredi, direttore de “Il Tirreno”. Il magistrato ha parlato della riforma della giustizia e ha ricordato la sua amicizia con Paolo Borsellino. Gli appuntamenti proseguiranno tutta l’estate portando numerosi ospiti per discutere davanti al pubblico di politica, economia, cultura. La rassegna è organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro “Cent’anni da Principe”.
Il procuratore Viola ha detto:
Viola, concorso esterno? C’è un’area grigia, si deve discutere in maniera serena
“La ricerca della responsabilità che riguarda il concorso esterno parte dalla constatazione, dalla verifica, che c’è tutta un’area grigia, nera, chiamala come vuoi, che non riesci a collocare nella figura di partecipazione all’associazione mafiosa. Sono temi di cui si può e si deve, si dovrebbe, discutere in maniera serena”.
Viola, non sono d’accordo con l’abolizione dell’abuso di ufficio
“Con tutti i limiti dell’attuale configurazione dell’abuso di ufficio, non mi trovo d’accordo con l’idea dell’abolizione secca”. Lo terrebbe? “Sì, con precisazioni e modifiche”.
Viola, su Borsellino ci fu un’inammissibile sottovalutazione della protezione
Il giorno dell’attentato a Paolo Borsellino “da casa sentii l’esplosione. Mia madre ricorda che appena la sentii dissi: ‘Paolo’. Era talmente nell’area, ce l’aspettavamo tutti che da un momento all’altro sarebbe successo. Paolo per primo ne era consapevole. La cosa che colpì tutti fu questa sua consapevolezza di ciò che stava per accadere, con un’accettazione, come a dire: ‘Vabbè questo è il mio mestiere so che finisce così ma io vado avanti fino in fondo’”. Ci furono “difetti di protezione, sottovalutazioni. In via D’Amelio c’è stata una clamorosa sottovalutazione sul piano di competenze tecniche. Visibilissima, inammissibile debbo dire”. “Lo avevo chiamato il venerdì per chiedergli se voleva venire a mangiare una pizza. Fu una telefonata ingenua. La domenica venne ucciso”.
Mafia: Viola, i capi sono tutti in carcere, risultato straordinario
“Che l’associazione” mafiosa “abbia subito dei colpi pesantissimi è sotto gli occhi di tutti. Già l’ultimo periodo in cui ero a Palermo abbiamo fatto ordinanze e poi sentenze per centinaia e centinaia di persone, l’area militare. Poi c’è l’arresto dei capi: in questo momento non ci sono più capi in circolazione, latitanti, sono quasi tutti ergastolani, molti sono morti in carcere. Il risultato è di straordinaria importanza. Certamente” l’associazione mafiosa “è ridimensionata, ma sarebbe un errore sottovalutarla, perché l’associazione ha sempre dimostrato di sapersi rinnovare e risorgere”.
Viola, droghe a basso costo per allargare la clientela
“C’è un fenomeno preoccupante, voluto dalla criminalità: l’introduzione di droghe a basso costo, per accedere a una platea più numerosa, un modo per acquistare clientela. Venne fatto a suo tempo con l’eroina, ora c’è un ritorno con partite di crack ed eroina a prezzi accessibili. E questo è molto preoccupante. Ricordo che la droga è e resta la principale fonte di approvvigionamento delle organizzazioni criminali”.
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