Nei giorni di Ferragosto la ditta Analiticals Ambiente che gestisce i depuratori comunali ci ha segnalato alcuni ingressi anomali di acqua scura e maleodorante nell’impianto dei Laghi di Sibari, preoccupandosi per il prosieguo della normale attività del depuratore. Appena sono venuto a conoscenza della cosa ho intimato alla ditta di mettere in atto tutti gli accorgimenti tecnici, come peraltro segnalato da loro, per garantire la depurazione e nel contempo ho attivato ed allertato l’ufficio tecnico per verificare dai pozzetti e dagli impianti di sollevamento quanto denunciato e comunicato dalla ditta.
Effettivamente c’è un ingresso anomalo di acqua. Motivo per cui invito tutti coloro che scaricano nelle fogne materiali non autorizzati manomettendo il sistema che per scopi non legittimi stanno attentando all’ambiente e alla salute pubblica. Li avviso pubblicamente che non lo consentiremo. Specifico subito che il processo depurativo è garantito, non è stato messo in discussione e tutto funziona ma, allo stesso tempo, stamane ho reiterato una ordinanza a mia firma già emanata nel 2017 quando mi beccai un processo ingiustamente (e per questo venni assolto con formula piena), per tutti questi motivi chi sta abusando degli impianti oltre che della nostra pazienza verrà punito.
In particolare l’ordinanza intima a tutti i proprietari delle unità abitative e delle attività commerciali ricadenti nel complesso Laghi di Sibari di immettere nell’impianto fognario esclusivamente reflui domestici, specificando che non possono essere scaricate nella pubblica fognatura altre sostanze e, in particolar modo, “…acque reflue contenenti sostanze pericolose (sia in azione diretta che in combinazione con altri prodotti) che possono danneggiare le condutture o interferire con i processi biologici di depurazione o che comunque possano portare condizioni insalubri, disagevoli o di pericolo per l’incolumità delle persone o danno all’equilibrio ambientale”.
Andremo fino in fondo per eliminare definitivamente questo andazzo che va avanti dal 2017: ho chiesto al responsabile dell’Area III Lavori Pubblici, con il supporto del Responsabile dell’Area VIII Polizia Locale, di procedere con immediatezza ad ogni forma di ispezione per accertare responsabilità di terzi. Contestualmente ho notiziato della vicenda la Capitaneria di Porto di Corigliano, la Compagnia dei Carabinieri di Cassano All’Ionio, la Regione Calabria, il Prefetto di Cosenza e la Procura della Repubblica di Castrovillari per il da farsi di loro competenza.