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Napoli, biblioteca Croce: appello per la riapertura del presidio culturale

Un patrimonio librario che rischia di andare perduto dopo tanti anni di chiusura

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Appello al ministro Sangiuliano  contro la distruzione dei 657 libri della biblioteca di Soccavo

 

 

            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, traendo spunto dalle vicende di un’altra biblioteca comunale, quello del quartiere Soccavo, per la quale, stando alle notizie alla ribalta delle cronache in questi giorni, dovrebbero andare al macero ben 657 libri, tra i quali gli scritti di Leonardo da Vinci e una copia del diario di Anna Frank, decisione che lo stesso Capodanno si augura possa essere rivisitata, valutando la possibilità di collocare i libri in questione in altre biblioteche o luoghi di cultura, ritorna sulle annose vicende di un’altra biblioteca comunale, quella del quartiere Vomero, intitola al filosofo Benedetto Croce.

 

            ” In verità – esordisce Capodanno –  la notizia che i locali posti al piano terra del polifunzionale di via Morghen, 84, di proprietà del Comune di Napoli, dovevano essere liberati da cose e persone,  il 10 gennaio scorso, a seguito della diffida, inoltrata il 6 dicembre 2022 dall’ufficio patrimonio dell’amministrazione comunale, alla fondazione Francesco De Martino che, dal 2009, occupa quei locali, senza che risulti mai sottoscritto il contratto d’uso, avevano fatto pensare che la biblioteca comunale Croce, trasferita nel 2008 nei locali posti in via De Mura, al piano interrato dell’edificio scolastico Vanvitelli, locali chiusi al pubblico da prima della pandemia, quindi da quasi quattro anni, potesse tornare nella sede che le era stata destinata fin dalla costruzione dell’edificio di via Morghen, dalla quale fu trasferita proprio per far posto alla succitata fondazione.

 

            ” Ma purtroppo – afferma Capodanno – anche dal sopralluogo effettuato in questi giorni, a seguito delle segnalazioni e delle proteste delle tante persone che, in passato, frequentavano la biblioteca vomerese, ho potuto constatare che nella è cambiato e che il trasferimento nella nuova sede non è stato ancora effettuato mentre i locali dell’attuale sede restano sbarrati con l’ingresso sommerso da rifiuti di ogni genere “.

 

            ” Una vicenda – aggiunge Capodanno – che crea non poche preoccupazione sullo stato del notevole patrimonio librario conservato nella suddetta biblioteca, abbandonato per così lungo tempo in locali umidi e privi di luce. In che condizioni lo si troverà, una volta che si riuscirà a entrare nei locali dove è custodito? Sarà  ancora recuperabile e leggibile? Sono le domande che ci poniamo e alle quali vorremmo risposte “.

 

            “ Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80  – puntualizza Capodanno -, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella nuova sede comunale della circoscrizione, posta in via Morghen, 84, in locali ampi e luminosi, posti al piano terra di una palazzina strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi. Successivamente, nel 2009, i locali della biblioteca, senza che venissero mai chiariti i motivi di una tale decisione, vennero destinati a sede di una delle tante fondazione che, negli ultimi anni, sono state create nel capoluogo partenopeo.  Da qui scaturì il trasferimento della biblioteca comunale in via De Mura. Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura, anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche “.

 

            ” Successivamente alla chiusura dei locali in via De Mura – puntualizza Capodanno – sono state tantissime le richieste inoltrate al Comune di Napoli per sapere se e quando la biblioteca comunale, unica biblioteca pubblica presente sul territorio del quartiere Vomero, sarebbe stata riaperta. Ma a esse non è stato mai dato riscontro, la qual cosa ha alimentato, tra l’altro, le giuste proteste, purtroppo inascoltate, anche da parte delle tante persone, in particolare dei numerosi giovani, che frequentavano in passato i locali in questione anche per ragioni di studio “.

 

            ” A questo punto – conclude Capodanno -, lancio un nuovo appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, che, in un recente intervento  dal titolo: “La cultura antidoto alla violenza”, ha sottolineato il ruolo cruciale dei libri e della lettura per la crescita civile e culturale delle nuove generazioni, affinché si faccia promotore, sollecitando al riguardo il sindaco di Napoli, Manfredi, sia della ricollocazione nei locali del polifunzionale di via Morghen della biblioteca comunale Benedetto Croce o in alternativa del trasferimento nei locali comunali tuttora inutilizzati della Casa della Socialità in via Verrotti,  sia del salvataggio dei 637 volumi della biblioteca comunale di Soccavo, che rischiano di andare al macero, laddove, in alternativa, andrebbe valutata la possibilità di collocarli in altre biblioteche o in luoghi di cultura “.

 

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