Il Codice rosso è legge. Avv. Ruggiero: “Un passo avanti importante, ma il problema va affrontato alla radice”
Per l’avvocato esperto in diritto di famiglia servono più personale per velocizzare l’iter e maggiori tutele per le vittime.
La Camera ha approvato la cosiddetta legge Codice rosso contro la violenza sulle donne, che introduce nuovi reati, pene più severe e maggiori tutele per le vittime, alle quali è riservata una “corsia privilegiata” nella gestione degli allarmi.
Con l’entrata in vigore del Codice rosso si introduce anche un’ulteriore ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del Procuratore Generale presso la Corte d’ appello, se il Pubblico Ministero non ha la possibilità di sentire la vittima entro 3 giorni dalla denuncia.
Per l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia, da sempre al fianco delle donne vittime di violenza, è un passo avanti importante, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
“La cosa positiva è che, finalmente, si sta prestando sempre maggiore attenzione alla tutela delle donne offese nell’ambito di questi reati che, purtroppo, non si riesce ad arginare. – Commenta l’Avvocato Ruggiero – Con il Codice rosso si introduce un controllo superiore e si velocizzano le indagini. Auspico che queste novità abbiano un impatto positivo e decisivo, affinché chi denuncia possa sentirsi al sicuro sin dal primo momento in cui si rivolge alle Forze dell’ordine”.
Sebbene, dunque, il Codice rosso rappresenti una novità importante per tutte le donne vittime di violenza e, ci si augura, uno strumento utile alla prevenzione dei femminicidi, c’è ancora molto da fare.
“Se vogliamo sperare di ridurre davvero questo tipo di reati, il problema deve affrontarsi alla radice. – Aggiunge l’Avvocato Ruggiero – I tempi dilatati della giustizia, la carenza di personale operante all’interno dei tribunali, e l’assenza di garanzie per le persone offese. Il riscontro alle denunce deve essere immediato e incisivo. Solo in questo modo possiamo davvero ridurre episodi di questo tipo, e cercare di prevenire ulteriori femminicidi”.