“OSLO 30. L’ILLUSIONE DELLA PACE”
IL PODCAST DI ALTRECONOMIA A 30 ANNI DAGLI ACCORDI TRA ISRAELE E PALESTINA
Trent’anni fa la firma degli storici accordi sul prato della Casa Bianca, dopo negoziati segreti svolti
in Norvegia. Come è andata e quali sono oggi i frutti di quella “illusione”? Una storia decisiva
al centro del podcast – il primo di Altreconomia – realizzato dalla giornalista Anna Maria Selini
[Milano, 7 settembre 2023] Il 13 settembre 1993, sul prato della Casa Bianca, a Washington, viene scattata una storica fotografia: i due nemici, Ytzhak Rabin, primo ministro israeliano, e Yasser Arafat, leader dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, si stringono la mano, dopo aver firmato i cosiddetti Accordi di Oslo. Al centro il presidente degli Stati Uniti, visibilmente soddisfatto, Bill Clinton. Trent’anni dopo, che cosa resta del processo di pace che avrebbe dovuto cambiare il Medio Oriente e non solo? Come sarebbe dovuta andare e soprattutto come è andata a finire, invece, tra Israele e Palestina?
Altreconomia presenta “Oslo 30. L’illusione della pace”, il podcast realizzato dalla giornalista esperta di Medio Oriente Anna Maria Selini (sound design a cura di Luca Bozzoli). Otto episodi con cadenza d’uscita settimanale che si può ascoltare gratuitamente dal sito di Altreconomia (www.altreconomia.it/oslo30/) e sulle principali piattaforme (Spotify, Apple podcasts, Amazon music, Google podcasts e Spreaker). Il 13 settembre, in occasione del trentennale, saranno pubblicate insieme il terzo e il quarto episodio; i primi due, “Segreti” – uscito l’1 settembre – e “Washington”, sono già online.
«Una storia che a distanza di trent’anni spiega bene il presente», afferma l’autrice Anna Maria Selini. «Proprio per questo si è deciso di raccontarla con un podcast pensando anche alle nuove generazioni che, forse, quell’immagine l’hanno vista soltanto sui libri di scuola».
«Da oggi apriamo una nuova finestra e inauguriamo un nuovo linguaggio per Altreconomia», spiega Duccio Facchini, direttore della rivista, «nel segno dell’indipendenza e del rigore giornalistico che caratterizza questo progetto di “informazione per agire” nato nel 1999. Dai diritti umani alla costruzione di un altro mondo possibile: c’è tanto bisogno di far “uscire” e circolare storie come quella raccontata in “Oslo 30”. E tante altre ancora».
Un reportage sul campo
Selini ha raccolto la testimonianza della massima esperta degli Accordi di Oslo, la professoressa Hilde Herinksen Waage, del principale fautore dei negoziati nonché ex viceministro degli Esteri israeliano, Yossi Beilin, e della politica palestinese Hanan Ashrawi. E poi lo storico israeliano Ilan Pappé e il politico e medico palestinese Mustafa Barghouti. E ancora, il difensore israeliano dei diritti umani, già membro del Consiglio comunale di Gerusalemme, Margalit Meir, e l’avvocata palestinese Hiba Husseini, da sempre impegnata nel processo di pace. Così come attivisti e cooperanti che vivono e operano sul campo. Non mancano le voci italiane, tutte di grandi conoscitori della realtà: Pierbattista Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme e tra i nuovi cardinali nominati da papa Francesco; Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo e tra i maggiori sostenitori internazionali dei diritti dei palestinesi; Eric Salerno, per oltre trent’anni corrispondente da Gerusalemme del quotidiano Il Messaggero. E poi Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967. Sarà un viaggio attraverso il tempo, ma anche lo spazio, perché Anna Maria Selini ha svolto un lavoro giornalistico anche sul campo: dalla Norvegia e la sua capitale, Oslo – davvero la città della pace? – a Israele e ai Territori palestinesi occupati. Tra i vicoli di Gerusalemme Est, dove le famiglie palestinesi vengono espulse dalle case in cui hanno sempre vissuto, fino alle strade proibite della Cisgiordania di oggi.
Una vera e propria inchiesta in format podcast, in perfetto stile Altreconomia.
L’AUTRICE
Anna Maria Selini, giornalista professionista, ha realizzato, tra gli altri, reportage scritti e filmati in Israele, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Regista di “Gaza guerra all’informazione” e autrice di “Vittorio Arrigoni, ritratto di un utopista” (Castelvecchi, 2019), collabora dal 2020 con Altreconomia.