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Napoli: s’annunciano ulteriori disagi per la sostituzione delle scale mobili

Perché non è stata chiesta al Ministero una proroga di 12 mesi?

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            ” Proteste e polemiche a Napoli, nel quartiere Vomero, alla notizia che da lunedì prossimo, 18 settembre, per i lavori di sostituzione delle scale mobili presenti nella stazione della linea 1 della metropolitana, in piazza Vanvitelli, ci saranno alcune chiusure. S’inizia con quella dei treni che arrivano a piazza Garibaldi che durerà per 40 giorni, dunque fino al 27 ottobre prossimo per proseguire con quella dei treni che vanno verso Piscinola per ulteriori 40 giorni. Infine bisognerà sostituire anche la terza scala mobile presente nella stazione Vanvitelli, il tutto dunque per un totale di 120 giorni. Insomma, se tutto va bene, la stazione riprenderà a funzionare, a pieno regime, dopo tre mesi dall’inizio dei lavori, vale a dire poco prima delle festività natalizie “.  A commentare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da tempo segue le vicende, costellate da fermi e malfunzionamenti, del trasporto pubblico a Napoli.

 

            ” Vero è – puntualizza Capodanno – che l’art. 3 del decreto del Ministero dei trasporti del 2 gennaio 1985, dettante norme regolamentari in materia di varianti costruttive, di adeguamenti tecnici e di revisioni periodiche per i servizi di pubblico trasporto effettuati con impianti funicolari aerei e terrestri, indica che la vita tecnica degli impianti di scale mobili è di 30 anni e che dunque tutti impianti di questa tipologia, presenti lungo il primo tratto del metrò collinare, a partire da piazza Vanvitelli, che fu inaugurato nel 1993, sono giunti quest’anno alla scadenza trentennale, però bisognava tenere conto del fatto che, a ragione dei notevoli ritardi accumulati per i lavori alla funicolare di Chiaia, la cui revisione ventennale doveva avvenire nel 2017, laddove l’impianto a fune è fermo invece da circa un anno senza che neppure i lavori siano iniziati, i disagi per i tanti utenti, molti lavoratori e studenti, si sarebbero aggravati anche per la mancanza di mezzi sostitutivi “.

 

            ” D’altronde – sottolinea Capodanno – sia le funicolari che la metropolitana collinare sono gestite dall’ANM, l’azienda napoletana di mobilità, e, laddove non fosse stato possibile iniziare i lavori di sostituzione delle scale mobili durante il periodo estivo, si poteva pensare di chiedere al ministero delle infrastrutture e trasporti una proroga di un anno, in attesa che riaprisse la funicolare di Chiaia. Una procedura che, in questi casi, a meno che non ci siano problemi accertati di sicurezza, a seguito dell’ispezione dei tecnici ministeriali, può trovare ampia disponibilità. Solo per esemplificare, un procedimento di tale tipo già ha trovato pratica attuazione in passato, quanto si dovevano sostituire le scale mobili della rocca Paolina a Perugia, sostituzione per la quale, alla scadenza dei 30 anni, il Ministero concesse una proroga di 12 mesi. Si sarebbero così evitati i disservizi per le migliaia di utenti che utilizzano l’importante quanto fondamentale mezzo di trasporto su ferro ma anche di aggravare le ripercussioni già subite dal settore commerciale dal protrarsi della chiusura delle funicolare di Chiaia, che non riaprirà prima dell’autunno dell’anno prossimo, realizzando  il record negativo  dei due anni complessivi di chiusura “.

 

            ” Da ingegnere, infine – afferma Capodanno -, esprimo forti perplessità sul fatto che si possa continuare a far funzionare la stazione, seppure parzialmente, in presenza del cantiere, trattandosi di lavori di notevole entità che riguardano la sostituzione si scale mobili di grosse dimensioni. E’ auspicabile che  vengano messi in campo tutti gli accorgimenti necessari, sotto la diretta sorveglianza degli addetti ai lavori, per garantire la sicurezza dei viaggiatori “.

 

             Sulle questioni sollevate Capodanno richiama, ancora una volta, l’attenzione del sindaco di Napoli, Manfredi e dell’assessore comunale Cosenza.

 

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