Quando una foglia ingiallendo non cade edito da Monna Lisa è il nuovo romanzo di Roberto Emanuele Scollo.
Lo abbiamo intervistato
Racconti di sé ai nostri lettori:
Una esperienza variegata, anche sulla così detta strada, talvolta spregiudicata, si è accompagnata allo studio prima e al lavoro dopo: un’esperienza, oserei dire, ancora fonte di insegnamento e di ispirazione. Da una decina d’anni, invece, vivo per lo più e per scelta rintanato in casa, lavorando e scrivendo; esco per le necessità del caso, per respirare a cielo aperto, per guardare intorno e nutrirmi di quanto incontro, anche casualmente, sulla via.
Ci presenti il suo romanzo:
Tutto cambia, muta, si trasforma e, sotto questo particolare aspetto, il romanzo potrebbe avere una sorta di chiave di lettura, non la sola ovviamente, nel riconoscere che una persona col tempo diventa diversa da come era prima, pur non snaturandosi: nella fattispecie Marcello, protagonista dell’opera.
Quanto c’è di lei e delle sue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei suoi libri?
Innanzitutto, i miei libri non sono per nulla autobiografici ma tutti, sia nei personaggi sia nelle vicende, riflettono in modo più o meno marcato l’esperienza mia e di altri, dalla quale non posso e non voglio prescindere, che poi ricamo con filo grosso oppure fine e oscillando nei colori, a seconda delle circostanze e del progetto intorno a cui ruota l’intera opera.
È facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?
Non è affatto facile perché il racconto dovrebbe avere un ritmo, una sonorità, alcune costanti su cui la vita di tutti i giorni tende invece a interferire, con situazioni peraltro non volute o non richieste. Essere rimpiattato tra i muri di casa permette di dominare tali indebite e inopportune interferenze.
Ha in cantiere un altro romanzo e se sì, quando prevede.
Al momento sono quattro le opere ultimate, che forse saranno pubblicate. Ho alcune idee su un altro manoscritto, ma ancora devono essere elaborate per divenire un progetto che costituisca poi l’ossatura di un romanzo.