È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023 il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero della Giustizia che modifica la disciplina della compensazione dei debiti fiscali e degli oneri previdenziali con i crediti per spese, diritti e onorari spettanti agli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Era stata la Legge di bilancio 2023 ad introdurre la possibilità di compensare anche i contributi previdenziali e disporre l’aumento dello stanziamento per la compensazione, passato dai 10 milioni ai 40 milioni di euro annui.
Ora intervengono il MEF e il Dicastero di via Arenula con questo Decreto, a firma dei Ministri Giorgetti e Nordio, che a partire dal 2023 estende la finestra per la compensazione dei crediti per patrocinio a spese dello Stato con gli oneri previdenziali anche nel periodo che va dal 1 settembre al 31 ottobre.
Un intervento fortemente richiesto da Cassa Forense, Consiglio Nazionale Forense e Organismo Congressuale Forense, anche sulla scorta dei dati estremamente positivi registrati dalla compensazione e diffusi da Cassa nel giugno scorso: nel periodo 1 marzo – 30 aprile 2023 ben 1706 avvocati avevano richiesto la compensazione per 8659 fatture, pari a 12 milioni e mezzo di euro. Segno del gradimento dell’Avvocatura per un sistema che ha velocizzato notevolmente i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, consentendo ai colleghi di ricevere il dovuto con largo anticipo rispetto ai tempi ordinari di pagamento della fattura.
“Siamo lieti che le istanze di Cassa Forense e CNF siano state accolte dai Ministeri competenti – il commento del Presidente di Cassa Valter Militi – Si tratta di un piccolo ma importante tassello di una riforma studiata a vantaggio dei Colleghi, che va a completare la precedente modifica legislativa che aveva esteso la possibilità di compensazione“
“Accogliamo con favore la modifica estensiva – concorda Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense – Desideriamo esprimere la nostra gratitudine a Cassa Forense per la sensibilità dimostrata in questo periodo di difficoltà per gli avvocati”.