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LAUDATE DEUM, GREENPEACE ITALIA: «PAPA FRANCESCO DENUNCIA IL NEGAZIONISMO CLIMATICO E LE RESPONSABILITÀ DELLE AZIENDE FOSSILI COME POLITICI E MEDIA NON HANNO IL CORAGGIO DI FARE»

 

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ROMA, 04.10.23 – In riferimento alla nuova Esortazione Apostolica “Laudate Deum” di Papa Francesco, che aggiorna l’enciclica “Laudato si’” del 2015 in seguito all’aggravarsi della crisi climatica, Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, dichiara: «Nella sua nuova esortazione apostolica, Papa Francesco denuncia l’impatto dei combustibili fossili sul clima del pianeta, le responsabilità delle aziende del gas e del petrolio e il negazionismo di chi cerca di ostacolare la transizione verso le energie rinnovabili. Eppure questi stessi temi faticano a trovare lo spazio che meritano nel dibattito politico e sui principali media italiani, ampiamente influenzati dagli interessi delle grandi aziende del settore fossile. Liberare il mondo dell’informazione e l’agenda politica dagli interessi dell’industria del gas e del petrolio è l’unico modo per garantire quel cambiamento di cui anche secondo Papa Francesco abbiamo urgente bisogno».

 

Sui mezzi di informazione italiani la crisi climatica continua infatti ad avere scarsa visibilità, come confermato dall’ultimo monitoraggio dei media italiani commissionato da Greenpeace Italia all’Osservatorio di Pavia. Dati alla mano, l’analisi svela inoltre la reticenza di giornali e tv a parlare di combustibili fossili come causa principale del riscaldamento globale, nonché la dipendenza dei principali quotidiani italiani dai finanziamenti delle aziende inquinanti. Un potere d’influenza pericoloso per l’informazione sul clima e per la democrazia. Nella nuova Esortazione Apostolica Papa Francesco mette in guardia «dal marketing e dalla falsa informazione, meccanismi utili nelle mani di chi ha maggiori risorse per influenzare l’opinione pubblica».

 

Gli ultimi risultati del monitoraggio sui media, relativo al periodo gennaio-aprile 2023, hanno inoltre evidenziato come oltre il 20% delle notizie diffuse dai più importanti quotidiani e telegiornali italiani faccia da megafono ad argomentazioni contro la transizione energetica e le azioni per mitigare il riscaldamento globale. Tra queste spicca un argomento ricorrente a cui Papa Francesco dedica un passaggio significativo nell’Esortazione Apostolica: «Spesso si dice anche che gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico riducendo l’uso di combustibili fossili e sviluppando forme di energia più pulita porteranno a una riduzione dei posti di lavoro. Ciò che sta accadendo è che milioni di persone perdono il lavoro a causa delle varie conseguenze del cambiamento climatico: l’innalzamento del livello del mare, la siccità e molti altri fenomeni che colpiscono il pianeta hanno lasciato parecchia gente alla deriva. D’altra parte, la transizione verso forme di energia rinnovabile, ben gestita, così come tutti gli sforzi per adattarsi ai danni del cambiamento climatico, sono in grado di generare innumerevoli posti di lavoro in diversi settori. Per questo è necessario che i politici e gli imprenditori se ne occupino subito».

 

Sulla base dei risultati del monitoraggio sui media, Greenpeace Italia valuta come insufficiente l’informazione sui cambiamenti climatici dei principali quotidiani italiani (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Avvenire, La Stampa) e dei telegiornali di prima serata delle reti Rai, Mediaset e La7, chiedendo a queste importanti testate di liberarsi dalla dipendenza dai finanziamenti del settore fossile e di dare il giusto risalto alla più grave emergenza ambientale della nostra epoca, senza omettere cause e responsabilità della crisi climatica.

 

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