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…ma ci si azzecca sempre!”

 

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Per usare una metafora e meglio esprimere il concetto intrinseco nel titolo è come se, avendo nell’armadio un vestito bellissimo, ci fossimo accaniti a cambiarne le cuciture per aggiustarlo e ricucirlo in maniera raffazzonata.

Come se ci fossimo messi d’impegno a macchiarlo per poi smacchiarlo lasciando quegli aloni che sanno di vecchio e, lavandolo e rilavandolo, l’avremmo scolorito e rovinato.

Quasi quasi sembra poco credibile perché se si fa tutto questo vuol dire che quel vestito non serve da sfoggiare in una festa.

Ma allora a cosa serve e soprattutto a chi serve questo sadismo?

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