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Ragusa dietro il Sipario: concluso il festival biennale che unisce arte, creatività, teatro e coinvolge in prima persona gli spettatori nella creazione stessa degli spettacoli 

 

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Con una straordinaria partecipazione si è conclusa la seconda edizione di “Ragusa dietro il Sipario”, il festival biennale dedicato all’arte e al teatro, ideato da Vicky DiQuattro, con l’obiettivo di far scoprire i tanti mestieri che contribuiscono, ciascuno per la propria parte, alla nascita di uno spettacolo. Il festival apre il sipario del teatro e accompagna gli spettatori nel dietro le quinte per raccontare loro quel magico mondo che si cela prima di una messinscena. Per oltre dieci giorni il festival ha abitato le strade, le piazze, i luoghi più suggestivi di Ragusa Ibla, invasi da un pubblico entusiasta, desideroso di immergersi nell’arte, nella cultura e nella creatività. Quest’anno il festival ha inoltre celebrato, con momenti specifici, spettacoli e un’installazione che ha coinvolto varie vie del quartiere, il centenario della nascita di uno dei più grandi scrittori italiani, Italo Calvino. Anche in questo fine settimana finale numerosi appuntamenti culturali che hanno permesso agli spettatori di scoprire cosa avviene dietro il sipario, per poi godersi i vari spettacoli. Ieri sera la conclusione è stata affidata all’emozionante concerto di Danilo Rea. Con il suo tocco magico al pianoforte, ha incantato il pubblico del Teatro Donnafugata, senza una scaletta prestabilita, dimostrando la sua incredibile abilità nell’improvvisazione, spaziando tra generi musicali diversi con estrema maestria, per un viaggio emozionale attraverso la lirica, il jazz e il pop. Poco prima ha debuttato lo spettacolo “Il calabrone e la farfalla”, scritto da Costanza DiQuattro e diretto da Walter Manfrè, raccontando una storia d’amore complicata e tormentata tra Italo Calvino ed Elsa De Giorgi. Questa performance, interpretata con passione da Giuseppe Ferlito e Maria Rita Sgarlato, è stata accompagnata dalle meravigliose composizioni di Mario Incudine, quest’ultimo protagonista del concerto, sabato sera in piazza Duomo, dal titolo “Musica, Musicanti!”. Insieme al maestro Antonio Vasta e alla banda dell’associazione San Giorgio 1892, sotto la direzione del maestro Giacomo Palermo, hanno regalato uno spettacolo coinvolgente e ricco di allegria. Atmosfere suggestive anche per “Le città invisibili” di Italo Calvino hanno ispirato un’emozionante passeggiata culturale attraverso le strade di Ragusa Ibla. Un percorso teatrale dedicato al centenario della nascita dell’autore, ideato da Elena Servito, Michele dell’Utri ed Elena Polic Greco, ha trasformato le vie della città in scenari suggestivi grazie al fondamentale apporto della Fondazione Inda e dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. Ed ancora a Calvino e alle sue opere, è stato dedicato il viaggio teatrale con Mario Perrotta che ha dato voce al personaggio del Nano de “La giornata d’uno scrutatore”, facendoci riflettere sui concetti di libertà e “libertà” sprecate. Tra i vari protagonisti del festival anche Alessandro Bergonzoni con lo spettacolo “Capolavorare”, ed ancora Pietrangelo Buttafuoco, Salvo Piparo e Lello Analfino con lo spettacolo “Il lupo e la luna”, con la trasposizione teatrale di Valentino Picone. Spazio anche al circo contemporaneo con la Fondazione Vertigo con gli spettacoli “Vertigine di Giulietta” e “Fili invisibili – Calvino 100”. In scena anche “Prometeo Incatenato” e “Sette a Tebe” a cura di Pem. Il festival “Ragusa dietro il Sipario” ha fatto sognare e riflettere, dimostrando che l’arte può davvero cambiare il mondo. “L’obiettivo, centrato anche in questa seconda edizione – commenta l’ideatrice Vicky DiQuattro – era quello di creare iniziative culturali non, come sempre accade, per il pubblico ma insieme al pubblico. L’idea era quella di coinvolgere attivamente gli spettatori-cittadini, dando loro un ruolo attivo nella ‘co-creazione’ assieme agli artisti. Questo approccio ha mirato a creare progetti non solo più accessibili, ma anche maggiormente condivisi e insieme divenuti strumenti di crescita culturale collettiva”. Per Paolo Verri, consulente culturale del festival, “Ragusa, con la sua storia e le varie iniziative culturali, può sicuramente proiettarsi verso nuovi orizzonti, sia a livello nazionale che internazionale. Questo festival è un esempio di come la città possa diventare un faro culturale, un palcoscenico aperto, attirando l’attenzione di artisti di alto livello e creando un ambiente in cui la creatività può prosperare. La cultura può essere un ponte verso nuovi scenari, e Ragusa sta dimostrando di essere sulla strada giusta”. Il festival è stato curato dalle direttrici artistiche Vicky DiQuattro e Costanza DiQuattro con la consulenza culturale di Paolo Verri e organizzativa di Danila Confalonieri, con il finanziamento del Ministero dei Beni Culturali, il supporto dell’Assessorato al Turismo e Spettacoli della Regione Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, del Comune di Ragusa e della Siae, il patrocinio del Ministero dell’istruzione e del merito Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, la Bapr. A supporto del festival anche vari sostenitori privati come i main sponsor Gruppo Cappadona, Randstad, Regran, ST Sergio Tumino, e gli sponsor Marina Iblea, Reale Mutua |Cappello e Battaglia Assicurazioni, Argo Software, Rosso di Sicilia, Coop Gruppo Radenza, Valle dell’Acate, Ottica Spoto, Ragusa Is, Ibla Presente e Futuro. Il programma ha previsto anche escursioni e visite culturali in virtù delle connessioni createsi con le associazioni Ragusa Is, A.O.G. Foto Trekking e Novum 1693, il Duomo di San Giorgio, il Consorzio Universitario Ibleo, la Struttura della didattica speciale di Ragusa – Facoltà di Lingue di Ragusa, il Circolo di Conversazione. Foto e video sono disponibili sui canali social del festival e altre informazioni sul sito web www.teatrodonnafugata.it 

 

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