“La voce umana” di Rosario Tronnolone in scena al Teatro Di Documenti dal 17 al 22 ottobre.
Nel febbraio del 1930 Jean Cocteau presentò alla Comédie Française una pièce che rappresentava un esperimento: un dialogo di cui è possibile ascoltare solo una parte, perché solo uno dei personaggi è in scena mentre l’altro è in un luogo imprecisato, all’altro capo di un telefono. A sessant’anni esatti dalla morte dell’autore, avvenuta l’11 ottobre 1963, “La voce umana” conserva intatta, e forse ancor più intensa, la sua capacità di coinvolgimento e identificazione.
Dal 17 al 22 ottobre in scena al Teatro Di Documenti la pièce interpretata da Siddhartha Prestinari e diretta da Rosario Tronnolone.
Un atto unico incentrato sul dolore e sulla solitudine, che utilizza il telefono, forma di comunicazione per eccellenza, come mezzo per l’incomunicabilità e l’inganno, e la voce umana come uno strumento meraviglioso e sensibilissimo, capace di restituire tutti gli affanni dell’animo.
Con questo testo Cocteau ha composto una partitura perfetta per esprimere la sofferenza d’amore che la maggior parte degli esseri umani sperimenta e che ognuno decifra con lentezza, nella propria solitudine.
Per il suo autore, il testo “offre all’attrice che lo interpreta l’occasione di recitare due parti, l’una quando parla, l’altra quando ascolta e delimita il carattere del personaggio invisibile che viene fuori attraverso i silenzi. L’autore vorrebbe che l’attrice desse l’impressione di sanguinare, di perdere sangue come una bestia ferita, di terminare l’atto in una camera piena di sangue”.
ROSARIO TRONNOLONE, regista e attore, ha curato le regie de La visita della vecchia signora di Dürrenmatt, Il gabbiano di Cechov, Il re muore di Ionesco, Persona di Ingmar Bergman, Mariti e mogli di Woody Allen, Il leone d’inverno di James Goldman, La voce umana di Cocteau, Tradimenti di Pinter, Hedda Gabler Ibsen, di Pietà di Astrid Saalbach, Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman, Il piccolo principe di Saint-Exupéry, Vecchi tempi di Pinter, Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani, L’elisir d’amore di Eric Emmanuel Schmitt, Lo zoo di vetro e Improvvisamente l’estate scorsa di Tennessee Williams, 24 ore della vita di una donna di Stefan Zweig.
Da martedì a sabato ore 20.45
domenica ore 17.45
Prezzo biglietto:
intero € 17, ridotto € 12, tessera € 3