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Ferdinando Bruni e Francesco Frongia introducono con queste parole la nuova produzione dell’Elfo di cui firmano regia, scene e costumi. Affidano a Elio De Capitani il ruolo del vecchio e tormentato re, protagonista di un doloroso viaggio alla scoperta di sé. Accanto a lui Elena Russo Arman (Regan), Elena Ghiaurov (Gonerill) e Viola Marietti (Cordelia) nei ruoli delle figlie, Mauro Berardi (Edgar), Mauro Lamantia (il matto), Giuseppe Lanino (Albany), Giancarlo Previati (Gloucester), Alessandro Quattro (Cornwall), Nicola Stravalaci (Oswald), Umberto Terruso (Kent), Simone Tudda (Edmund).
I fondali disegnati da Bruni circondano lo spazio con una danza macabra, una teoria di scheletri che indossano corone dorate per emergere dal buio della scena. Il trono del re che rinuncia al suo potere è un cumulo contorto di legno e metallo, che ingloba sedie, poltrone, lance e armi da fuoco. Sono macerie, come anche gli altri elementi che scandiscono la scena, attraversata da minacciose divise, da scarponi anfibi, ma anche da abiti da sera, dal nero dei quali si distaccano solo Cordelia e il matto.

Lo spettacolo debutta il 18 ottobre al Teatro Morlacchi di Perugia nell’ambito della stagione del Teatro Stabile dell’Umbria, che lo co-produce insieme all’Elfo ed è in scena approda a Milano dal 25 ottobre al 19 novembre.

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