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Rivoluzione in cardiologia interventistica grazie all’intelligenza artificiale

Bisciglia (osservatorio sanità digitale Aidr): l’innovazione in cardiologia interventistica rappresenta solo la punta dell’iceberg di quello che l’IA può fare per il settore sanitario

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Roma, 17 ottobre – Il caso del cuore di una giovane donna – età 38 anni – messo al sicuro dal rischio infarto e risolto con il supporto del dottor AI (intelligenza artificiale). È successo qualche giorno fa, in Italia, nel laboratorio di emodinamica dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli e a riportarlo all’Adnkronos Salute (https://tinyurl.com/5c8wwcw7) è stato Giovanni Esposito, precedentemente presidente Gise e direttore della Uoc di Cardiologia, Emodinamica e Utic dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli.
L’osservatorio sanità digitale della Fondazione Aidr (www.aidr.it) si congratula con il dott. Giovanni Esposito ed il suo team per aver utilizzato l’intelligenza artificiale come supporto nella diagnosi. Si tratta di casi esemplificativi che fotografano come la rivoluzione hi-tech sia ora in grado di affiancare gli specialisti nel riconoscimento precoce di patologie specifiche, nella programmazione degli interventi e nella previsione dei risultati. Questo nuovo approccio permette di migliorare la precisione, ridurre il tempo degli interventi e, soprattutto, aumentare la sicurezza del paziente.
Andrea Bisciglia, cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale AIDR, ha dichiarato: “questo è un momento cruciale nella storia della medicina. La rivoluzione hi-tech e l’intelligenza artificiale in particolare non sostituiscono il medico, ma lo affiancano, fornendo strumenti che potenzierebbero la capacità di diagnosi e intervento. Questi progressi rappresentano un salto qualitativo nella cura del paziente, riducendo significativamente il margine di errore e garantendo un’assistenza sanitaria di qualità superiore”.
L’innovazione in cardiologia interventistica rappresenta solo la punta dell’iceberg di quello che l’hi-tech e l’IA possono fare per il settore sanitario. “L’osservatorio sanità digitale di Aidr è impegnato a continuare la sua missione di promuovere e diffondere anche casi di eccellenza, con l’obiettivo di rendere la sanità più efficiente, sicura e centrata sul paziente. Nei prossimi giorni – ha concluso Bisciglia – contatteremo il dott. Giovanni Esposito per organizzare un evento a livello nazionale e presentare, insieme a diversi colleghi, il caso risolto con la consulenza dell’AI”.

La Fondazione AIDR (www.aidr.it) è un ente senza fini di lucro impegnato nella promozione e diffusione della cultura e dell’economia digitale, con particolare attenzione alla sua applicazione in ambito sanitario. L’osservatorio sanità digitale rappresenta uno dei pilastri della sua attività, promuovendo studi e soluzioni all’avanguardia per migliorare l’assistenza sanitaria dei cittadini in Italia e nel mondo.

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