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Martin Seligman, Gabriella Rosen Kellerman

 

La mente nel futuro

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Creatività, connessione, resilienza: le abilità per prosperare nell’era dell’incertezza

 

Dall’autore del best seller “Fai fiorire la tua vita”, una riflessione nuova e profonda per prosperare nel lavoro e ritrovare il proprio benessere psicologico.

 

Milano, 3 novembre 2023 – L’era che stiamo vivendo ci sta mettendo alla prova con sfide nuove, caratterizzate da stravolgimenti economici, guerre, pandemia, tossicità̀ degli ambienti lavorativi e radicali trasformazioni tecnologiche. Certo, non è la prima volta che la nostra specie deve adattarsi a delle rilevanti novità che riguardano il mondo del lavoro. Ma oggi il cambiamento è sempre più veloce, e dobbiamo farci trovare pronti. Il futuro del lavoro cambierà il business per come lo conosciamo: ma come ci cambierà? Come potremo assicurarci di uscirne bene? La mente nel futuro di Martin Seligman e Gabriella Rosen Kellerman si rivolge ai dipendenti, ai manager, agli imprenditori, a collaboratori e liberi professionisti invitandoli a riflettere sul mondo del lavoro di oggi.

Il nostro cervello si è evoluto nel corso di milioni di anni in relazione a un tipo specifico di lavoro, quello che i nostri antenati conoscevano meglio: cacciare, pescare e raccogliere. La ricerca del cibo è ancora il lavoro per cui il nostro cervello è più adatto, con una giornata lavorativa estesa per cinque ore, una vita in comune, l’esplorazione creativa di nuovi territori e anche la connessione con la natura. Tuttavia, intorno a quello stesso cervello ha messo a punto tecnologie e sviluppato strutture che hanno prodotto diverse trasformazioni del lavoro: dalla ricerca del cibo all’agricoltura, dall’industrializzazione alla tecnologia. Ogni successiva trasformazione è stata conquistata pagando un prezzo, dal punto di vista umano, davvero straziante. Perché, in quanto specie, abbiamo finito per dedicarci a forme di lavoro tanto aliene? Forme di lavoro che sono così contrarie alle nostre capacità innate, che il fatto di perseguirle ha esposto gli esseri umani a serie difficoltà? La maggiore produttività collettiva e la sofisticazione tecnologica sono state le ricompense sul piano sociale. Tuttavia, mentre delineano un futuro vivo, presente, tutto intorno a noi, minacciano il nostro benessere secondo modalità nuove e inaspettate.

Stiamo perdendo posti di lavoro due volte più velocemente rispetto al culmine dell’industrializzazione. Secondo una stima, entro il 2030 ottocento milioni di lavoratori in tutto il mondo vedranno i loro posti di lavoro sostituiti dall’automazione. Nello stesso periodo ben l’80 per cento di noi vedrà i propri salari ridotti, sempre a causa dell’automazione. La disoccupazione da sola incrementa il nostro rischio di infarto del 35 per cento e, insieme all’instabilità lavorativa, aumenta i tassi che riguardano quasi tutte le principali categorie associate al disagio psicologico come depressione, ansia e abuso di sostanze, incrementati anche da una crescente solitudine generale. Questo modo di lavorare non si esaurirà a breve, eppure, non siamo condannati. Non possiamo fermare il cambiamento, spiegano gli autori, ma possiamo fare attenzione a non finire per esserne le vittime. Forse il risultato più umano e trasformativo, nel corso delle decine di migliaia di anni di esistenza del nostro cervello, è la conoscenza di come adattarsi psicologicamente a condizioni disumane che noi stessi abbiamo prodotto. Certo, le soluzioni non sono semplici, però sono efficaci: ognuno di noi, come individuo, può incrementare determinate caratteristiche che costituiscono il mindset che ci permette di esprimere il nostro potenziale:

1) La prospezione, la meta-abilità che ci posiziona innanzi al cambiamento.
2) La resilienza e agilità cognitiva, il fondamento della prosperità che si compie attraverso il cambiamento.
3) L’innovazione e la creatività, il nostro dono, tipicamente umano, tornato a essere rilevante negli ambienti di lavoro dopo il declino del modello produttivo associato alla catena di montaggio.
4) Il significato e l’attribuzione di importanza: la motivazione che ci spinge avanti.
5) I rapporti rapidi per costruire il rapporto sociale: la connessione sociale gestita di cui abbiamo bisogno per prosperare.

Come dei “superpoteri”, diventeranno gli unici da utilizzare per muoversi in acque impetuose, preservare l’equilibrio e la concentrazione, smettendo di sentirci “affamati di tempo”. E se è vero che le scienze comportamentali ci offrono un’ancora di salvezza nel caos, è vero anche che da sole non bastano. Per accedere a vite più piacevoli e soddisfatte, nella vita privata e professionale, e riconnetterci veramente con le nostre capacità più umane e creative, abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Come colleghi, come amici, come leader.

Abbiamo bisogno di sentire che siamo importanti e dobbiamo essere in grado di ridefinire quel senso di importanza frequentemente, a mano a mano che i nostri ruoli cambiano. L’importanza è quella componente di significato che ci permette di spiegare a noi stessi perché è rilevante svegliarsi ogni giorno e fare il nostro lavoro. Alimenta la nostra felicità, la nostra produttività, la nostra capacità di resistere alle difficoltà. Abbiamo bisogno, vicendevolmente, l’uno dell’altro. Per sentirci bene, per stare bene, per vivere bene. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro per avere successo sia sul piano personale che dal punto di vista professionale. Abbiamo bisogno di capire che la percezione di non avere tempo da dedicare all’altro è erronea, frutto dell’evoluzione del lavoro contemporaneo, veloce, pretenzioso, sempre meno stimolante.

 

“Ci viene sempre detto di vivere nel presente. Ma il futuro custodisce i nostri sogni e potrebbe essere la chiave della nostra felicità. In La mente nel futuro, Gabriella Kellerman e Martin Seligman esplorano magistralmente la scienza più recente per mostrarci come possiamo progettare il nostro futuro per prosperare come individui nel lavoro, nelle relazioni e nella vita.”

– Arthur C. Brooks

 

“Una guida imperdibile per sopravvivere e prosperare nel mondo del lavoro.”

– Scott Barry Kaufman

 

Gli autori

Martin Seligman è il padre della psicologia positiva ed è stato nominato lo psicologo più influente al mondo da Academic Influence. È autore e co-autore di oltre trenta libri, tra cui il best seller internazionale Fai fiorire la tua vita. È professore all’Università della Pennsylvania, direttore del Positive Psychology Center ed ex presidente dell’American Psychological Association. Ha all’attivo decine e decine di pubblicazioni accademiche e i suoi lavori sono stati citati sulle maggiori testate internazionali. Nell’arco della sua straordinaria carriera gli sono state conferite dieci lauree honoris causa.

Gabriella Rosen Kellerman è un’esperta di psicologia e benessere organizzativo. È stata chief product officer e chief innovation officer per BetterUp e CEO e founder di LifeLink e consulente per aziende nell’ambito della salute e del cambiamento comportamentale. I suoi lavori sono stati pubblicati su The Atlantic, Harvard Business Review, Forbes e molte altre testate.

 

Dati tecnici:

Martin Seligman, Gabriella Rosen Kellerman

La mente nel futuro

Creatività, connessione, resilienza: le abilità per prosperare nell’era dell’incertezza

ROI Edizioni – Collana Business – pp. 288 – euro 24,90

In libreria dall’8 novembre 2023

 

sotto:

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