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Alluvione Regioni Toscana e Veneto

richiesta di sospensione di adempimenti e versamenti

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L’alluvione del 02 novembre ha causato danni di impressionante entità non solo dal punto di vista materiale per la perdita perfino del letto dove dormire, ma anche psicologici perché i cittadini colpiti si sentono abbandonati dalle Istituzioni. E’ infatti inconcepibile, a distanza di 12 giorni dal disastro, il silenzio governativo.

E mentre i soggetti ubicati nei territori dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi nel mese di maggio 2023 e indicati nell’allegato 1 al D. L. n. 61/2023 hanno avuto un segnale (anche se appare non condivisibile la scelta di far loro pagare in unica soluzione il 20 novembre, tutti i versamenti sospesi dal primo maggio al 31 agosto) i cittadini di Toscana e Veneto colpiti dagli ultimi eventi  sono in attesa di sapere di che “morte devono morire”.

Chiediamo al Governo, alle Istituzioni regionali e locali, l’emanazione urgente di provvedimenti tesi alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali, scadenti nel periodo compreso i mesi di Ottobre 2023 e di Luglio 2024. In attesa dell’emanazione del provvedimento auspicato sarebbe sufficiente anche un breve comunicato stampa riportante la sospensione in modo da tranquillizzare i cittadini.

A nostro parere l’intervento legislativo dovrebbe riguardare segue:

– sospensione di versamenti e adempimenti tributari, previdenziali e Inail delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche, che abbiano residenza o sede legale/operativa nei Comuni interessati dall’alluvione o sono assistiti da professionisti e associazioni di categoria operanti nei Comuni colpiti dall’alluvione;

– esclusione, per l’esercizio 2023 per tutti i soggetti con Partita Iva aventi sede nei Comuni interessati dall’alluvione, dagli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);

– sospensione del pagamento delle ritenute alla fonte da parte dei sostituti d’imposta;

– sospensione dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi, delle attività degli agenti della riscossione, dei termini di decadenza e prescrizione riferiti alle attività degli uffici finanziari, anche locali e regionali, nonché dei termini di impugnazione relativi;

– sospensione del pagamento della prima e seconda rata (31.10.23 e 30.11.23) relative all’adesione alla definizione agevolata, conosciuta come “rottamazione delle cartelle quater”. Siamo a conoscenza di casi, in cui anche la rata del 31.10 con la tolleranza del pagamento nei 5 giorni successivi, non è stata pagata in quanto alcune banche erano chiuse e/o irraggiungibili causa alluvione;

– sospensione dei pagamenti relativi alle rateazioni in corso concesse dall’Agenzia Entrate Riscossione, nonché quelle rateazioni concesse dell’Agenzia Entrate e relative ad adesioni verso avvisi di accertamento o avvisi bonari; sospensione di tutte le rateazioni previste dalla cosiddetta “tregua fiscale”;

– sospensione del pagamento di tutte le tipologie dei tributi locali ivi compresi gli oneri di urbanizzazione;

– esenzione di tutti i tributi locali che generalmente gravano sugli immobili, per tutti i fabbricati dichiarati inagibili, fino alla loro completa ricostruzione o ripristino dell’agibilità.

Aver ad oggi, sospeso solo il pagamento delle rate di mutuo ed il versamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica sinceramente è una “goccia in una mare di fango”.

La ripresa dei pagamenti dovrà avvenire senza aumenti di alcun genere come espressamente previsto dalla Legge 212/2000 (Statuto del Contribuente) secondo cui “la ripresa dei versamenti dei tributi sospesi avviene senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri accessori, relativi al periodo di sospensione, anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di 18 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese successivo alla data di scadenza della sospensione”.

E’ altresì necessario, dare certezza a tutti i soggetti colpiti dall’alluvione, stabilendo il momento in cui gli stessi dovranno riprendere i versamenti sospesi, partendo dal presupposto che, dovrà essere dato loro un lasso di tempo adeguato e la possibilità di rateizzare il dovuto, affinché non siano messi in difficoltà, nello svolgimento di tutti gli adempimenti tributari in autotassazione che generano i versamenti da eseguire.

Costituirebbe inoltre, un altro importante segnale, la previsione della concessione di prestiti agevolati a tasso zero, o con l’applicazione di un contributo in conto interessi o, ancor meglio a fondo perduto, a favore di cittadini, professionisti e imprese, attraverso l’intervento delle Regioni e/o dello Stato mediante l’istituzione di un apposito fondo di garanzia fisso e a rotazione, sul territorio colpito dall’alluvione, garantendo altresì l’azzeramento dei costi di istruttoria e di ogni altro tipo di spesa.

Auspichiamo in tempi rapidi un intervento che dia tranquillità a chi ha perso tutto.

Ci permettiamo, infine, di citare il Sommo Dante che, nel Quinto Canto del Purgatorio, in tre terzine (v. 115-123), descrive l’alluvione e la forza inarrestabile dell’acqua dei fiumi.

 

Campi Bisenzio, 14.11.2023

FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI

Mario Loprese

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