“Calabria la prima Italia” il libro ideale per le famiglie, le scuole
e le biblioteche pure degli italiani e dei calabresi all’estero
Secondo un’indagine, gli italiani (e i calabresi in particolare) nella loro stragrande maggioranza non
sanno che il nome Italia sia nato con re Italo in Calabria 3500 anni fa circa ovvero sedici generazioni
prima della guerra di Troia (1100 a.C.) come affermano i più importanti storici, scrittori e filosofi antichi,
tra cui il sommo Aristotele. Tuttavia, grazie alla nuova pubblicistica a riguardo, che aumenta sempre di
più, è possibile venire a conoscenza pure dell’importanza della cosiddetta “Calabria prima Italia” cioè di
quel lungo periodo di 13 secoli che va da re Italo alla fine della Magna Grecia (202 a.C.) quando i Romani
hanno terminato di conquistare tutto il Sud della penisola e la Sicilia.
Tale periodo è così tanto decisivo per la civiltà del mondo anche attuale, specialmente occidentale, che
se ne sono interessati pure scrittori esteri, come, ad esempio, Gertrude Slaughter la quale, docente alla
Università del Wisconsin (USA), ha pubblicato 84 anni fa, nel 1939, il libro “Calabria la prima Italia” dopo
aver viaggiato in lungo e in largo per la Calabria ed il resto d’Italia. Paradossalmente, spesso noi italiani
riusciamo a sapere degli stranieri la nostra storia e ad apprezzare le bellezze del nostro territorio.
In Italia esistono soltanto tre copie del libro della Slaughter in altrettante biblioteche pubbliche, tra cui
la Biblioteca della Provincia di Catanzaro i cui dirigenti non si sono accorti in questi 84 anni della grande
importanza che ha per la Calabria e l’Italia tutta un tale documento socio-culturale. Su internet se ne è
accorto Domenico Lanciano di Badolato (CZ), fondatore nella primavera del 1982 dell’associazione cul-
turale “Calabria Prima Italia” la quale proprio lo scorso 21 giugno 2023 a Davoli Marina (CZ) ha realizzato
l’esordio della “Festa del nome Italia” con il “Premio Prima Italia”.
Adesso, grazie all’interessamento dello stesso dr. Lanciano e per merito dell’editore Giuseppe Meligrana
di Tropea (VV) e della traduttrice Sara Cervadoro (romana di origini calabresi), finalmente l’Italia ha un
maggiore strumento di conoscenza sulla propria storia più antica aggiungendo migliore orgoglio a tutti
i calabresi, dentro e fuori i confini, per aver dato i natali non soltanto al nome Italia ma anche ad un
insieme di civiltà da quel re Italo che ha inventato la “democrazia etica” attraverso i sissizi diffusisi in
tutto il Mediterraneo, quella democrazia divenuta poi “mercantile” in Atene, quale abbiano ancora oggi.
Si spera che il fresco di stampa “Calabria la prima Italia” (308 pagine, formato cm 17×24) sia il libro
ideale per le famiglie, le scuole, le università, le biblioteche pubbliche e private, le associazioni culturali
e di tutti gli italiani, pure per quelli residenti all’estero. Infatti, annotiamo che l’Associazione dei Calabresi
della città di Perth in West Australia ci risulta essere la prima ad aver prenotato il volume su cui basare
una serie di conferenze. Presto sarà la volta una associazione di calabresi in Argentina, promossa da
Ariel Battaglia. La nostra Calabria ha bisogno di tutta questa consapevolezza derivata dalla “prima Italia”
anche per aumentare la propria autostima, frequentemente aggredita da immeritati pregiudizi. Gli Enti
pubblici si facciano, pure per questo, sostenitori, patrocinatori e diffusori del libro della Slaughter a tutto
beneficio della migliore conoscenza della nostra storia regionale e nazionale e del nostro sano orgoglio