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Giornalisti e politici rimasti all’AT come Netanyahu
“Poi l’Eterno parlò a Mosè, dicendo: «Vendica i figli d’Israele contro i Madianiti; poi sarai riunito al tuo popolo»” (Numeri 31:1-2).
Così nell’Antico Testamento.
” Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.  Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.  Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” ( 5,38-44).
Così nel vangelo di Matteo.
Gli israeliani non credono nel vangelo. Peccato che la maggior parte dei giornalisti e dei conduttori televisivi in Italia, nonché tanti politici, pur dichiarandosi cristiani, sembrano essere rimasti all’Antico Testamento, come Netanyahu.
La mia impressione però è che non bisogna distinguere tra ebrei e cristiani, oppure tra credenti e non credenti, e neppure tra persone intelligenti e persone non intelligenti, ma tra persone buone e oneste e persone cattive e disoneste. Mi limito a fare il nome di un paio di persone buone e oneste: il professor Tomaso Montanari e il professor Alessandro Orsini. L’elenco di quelle cattive e disoneste è lungo purtroppo.
Renato Pierri

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