Gaza: Save the Children accoglie con favore la tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi, ma avverte che i bambini non saranno al sicuro senza un cessate il fuoco duraturo
Ai minori di Gaza manca ancora il necessario per sopravvivere: cibo, acqua potabile, un tetto sopra la testa, assistenza medica e, soprattutto, sicurezza e protezione. Più della metà delle case e delle scuole di Gaza sono danneggiate, tutti gli ospedali del nord sono ormai fuori servizio, incapaci di curare le migliaia di bambini feriti.
La tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi sono accolti con favore da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, che sottolinea quanto sia fondamentale avere un cessate il fuoco duraturo per il bene di tutti i bambini.
“Accogliamo con favore le notizie secondo cui è stato raggiunto un accordo per una pausa temporanea nei combattimenti e il rilascio di diversi bambini e donne tenuti in ostaggio. È un passo nella giusta direzione, ma tutti gli ostaggi devono essere rilasciati incondizionatamente e i diritti di tutti i minori devono essere rispettati, in ogni momento: il diritto internazionale, i principi umanitari e i diritti universali dell’infanzia, non fanno discriminazioni” dichiara Inger Ashing, Direttrice di Save the Children International.
Questa tregua fornirà una pausa ai bombardamenti incessanti, sicuramente necessaria per i bambini di Gaza. Tuttavia, non possiamo dimenticare che a loro manca ancora il necessario per sopravvivere: cibo, acqua potabile, un tetto sopra la testa, assistenza medica e, soprattutto, sicurezza e protezione. Più della metà delle case e delle scuole di Gaza sono ora danneggiate. Tutti gli ospedali del nord sono ormai fuori servizio e migliaia di bambini feriti non possono ricevere le cure necessarie. Oltre un milione e mezzo di persone sono sfollate e hanno un accesso limitato o nullo al cibo e all’acqua pulita o ai servizi igienico-sanitari per soddisfare i bisogni quotidiani di base.
“In questo momento, i bambini di Gaza rischiano di morire di fame, disidratazione, malattie e, se i bombardamenti riprenderanno, ricadranno nell’incubo che ha già ucciso i loro cari, distrutto le loro case e messo a rischio il loro futuro. Qualche giorno di pausa nei combattimenti non manterrà i bambini al sicuro. Non possiamo lasciare che un’intera generazione di bambini sopporti il peso di questo conflitto mentre il mondo guarda. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco duraturo adesso” conclude Inger Ashing.
Per sostenere l’intervento di Save the Children in emergenza:
https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze#form-start