2/30 dicembre, corso Venezia
BREAK A LEG ELFO!
I ritratti di scena di Laila Pozzo in mostra in corso Venezia
per i cinquant’anni del Teatro dell’Elfo.
Con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia
e con il Patrocinio del Comune di Milano
Dieci anni di successi sui palchi del Teatro Elfo Puccini, dieci anni di spettacoli che hanno emozionato ed emozionano il pubblico vengono ripercorsi attraverso ritratti teatrali di Laila Pozzo, esposti en plein air lungo i cancelli dei Giardini pubblici Indro Montanelli. Quarantaquattro scatti selezionati tra le centinaia che la fotografa ha realizzato sui palcoscenici di corso Buenos Aires, inquadrando gli attori poco prima del loro ingresso in scena.
Ogni fotografia fa emergere una storia, un personaggio, un attore e il segno teatrale dell’Elfo, mutevole eppure coerente sia quando porta in scena Shakespeare sia quando incontra gli autori contemporanei; ogni fotografia riesce a dare forma a quell’istante in cui il sipario non si è ancora alzato, ma gli interpreti sono già entrati nei costumi di scena e, soprattutto, nella parte.
Gli spettacoli in mostra: Afghanistan, Alice underground, Alla greca, Angels in America, Atti osceni, L’avversario, Il bambino sottovuoto, Cabaret Ceronetti, Come tu mi vuoi, I corpi di Elizabeth, Dedalo e Icaro, Dove sei, o musa?, L’eclisse, Edipo re, Frost/Nixon, Gentleman Anne, Il giardino dei ciliegi, Guardie al Taj, Harper Regan, L’ignorante e il folle, L’importanza di chiamarsi Ernesto, Improvvisamente l’estate scorsa, La mia vita era un fucile carico, Moby Dick alla prova, Morte di un commesso viaggiatore, Open, Otello, Mr Puntila e il suo servo Matti, La palestra della felicità, Palma Bucarelli e l’altra resistenza, Quentin Crisp, Re Lear, Rosso, The juniper tree, Robert e Patti, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Shopping & fucking, Il vicario, Viva l’Italia, Il vizio dell’arte.
APPUNTAMENTO SABATO 2 DICEMBRE, ORE 15.30, in Corso Venezia (in corrispondenza dell’ingresso del Museo del Museo di Storia Naturale) PER VEDERE LA MOSTRA INSIEME AI PROTAGONISTI DELLE FOTO.
Ha scritto Roberto Mutti:
«Il teatro ti scorre davanti agli occhi e ti lascia dei lampi di visione che vorresti trattenere e invece no, passa un’altra scena, emerge un altro personaggio, scorgi una diversa postura che nuovamente ti cattura. Per fortuna, però, ci sono i fotografi: fermano quell’istante che tanto ti era piaciuto e te lo riconsegnano perfino più bello di quello che ricordavi o più brutto, chissà.
Già, il teatro.
Ma quando comincia ad essere tale? Nel momento in cui lentamente si apre il sipario, verrebbe da dire, o forse molto prima quando tutti i tecnici hanno controllato luci e scene, gli attori si sono infilati non solo nei loro costumi ma anche nei personaggi che ora non sono solo da interpretare ma da vivere. In quel preciso momento – un limbo psicologico fatto di mille delicate o intense tensioni – può capitare di essere di fronte a Laila Pozzo. Gentile come sanno esserlo le persone davvero determinate, chiede loro di regalarle un anticipo di teatralità e al minimo cenno di assenso si trasforma in un’attenta regista che sa accontentarsi di un muro come sfondo e di qualche luce essenziale per trasformare un luogo qualsiasi in uno spazio dominato dalla teatralità.
Ottenuti quei frammenti di anima di cui voleva appropriarsi, se ne torna a casa come fossero un copione sgualcito e li trasforma in una mostra. Laila Pozzo ha il pregio di non ripetersi e ogni volta ci regala una ‘ricetta’ diversa: staglia i suoi personaggi su un fondo scuro graffiato come una vecchia lavagna, su una boiserie di una finta eleganza ironica. Si affida di volta in volta a un bianconero contrastato, ad aggraziati colori pastello ma anche a una ripresa tono su tono dominata dal solo bianco. Su il sipario».
Laila Pozzo è laureata in Architettura al Politecnico di Milano. Allieva di Giuliana Traverso, è stata assistente di grandi fotografi quali Douglas Kirkland, Sarah Moon e Joyce Tenneson. Ha esposto in mostre personali e collettive e ha vinto vari premi tra cui Le Logge al Toscana Foto Festival per il miglior portfolio e il Lomographic World League. Nel 2016 è stata selezionata dalla Danone come testimonial per il progetto televisivo di branded content “Vivi InSync” che vede il coinvolgimento di sei donne italiane di talento. Nel 2019 le è stato assegnato il 26° Trofeo Internazionale – Premio alla carriera miglior fotografa donna.
I suoi scatti passano con naturalezza dai ritratti del gotha dell’industria ai reportage nelle più grandi aziende internazionali. Ha collaborato con le maggiori testate editoriali italiane: Arbiter, Arte, Capital, Cartier Art, Class, E-ilmensile, Gentleman, Glamour, How to spend it, Monsieur, Private, Uomo, Vogue e Vanity Fair. Appassionata d’arte e cinema, ha creato una sua particolare visione del mondo del teatro dando vita al progetto breakaleg.it.