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Mario Vespasiani tra i nominati per la cittadinanza onoraria di San Benedetto del Tronto

 

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A dicembre verrà reso noto chi tra le sei personalità di primissimo piano, scelte dalla commissione riceverà il prestigioso Premio Truentum, in scena nella Riviera delle Palme.

 

 

 

Una notizia che ha entusiasmato il mondo dell’arte quella di sapere Mario Vespasiani tra i protagonisti della fase finale di un premio che va oltre l’ambito artistico, bensì di uno di quelli che abbracciano l’intera figura, umana a professionale. Se nel tempo Vespasiani si è distinto per le sue qualità, che lo collocano tra i personaggi di spicco della società italiana, questa candidatura lo conferma tra le eccellenze.

 

La scorsa settimana si è riunita a San Benedetto del Tronto la speciale commissione, alla presenza del primo cittadino e dell’ex sindaco, insieme ad alcuni premiati degli anni precedenti per scegliere i candidati meritevoli del massimo riconoscimento cittadino –  il Premio Truentum – rendendo noti i protagonisti di assoluto prestigio di questa edizione, che hanno portato in alto il nome della Riviera delle Palme: quali il rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori, il medico Francesco Franceschi del Gemelli di Roma, l’ammiraglio della Marina Militare Giacinto Ottaviani, il professor Marco Amabili, Mimmo Minuto e Mario Vespasiani.

 

Se nel mondo dell’arte esistono numerosi premi dedicati agli artisti nelle varie discipline, pochi sono quelli che effettivamente possono dare risalto all’operato di un autore e sono ancor meno quelli in grado di certificarne l’autorevolezza. Nel complesso sistema dell’arte contemporanea sono molti i fattori in gioco a determinare la visibilità di un artista, la sua presenza in determinati contesti, le relazioni che contribuiscono ad aprire opportuni canali. Quasi che il valore intrinseco delle opere venisse per ultimo. Tuttavia esistono artisti che vanno per strade proprie, credono in alcuni ideali e inseguono quelli, senza prendere scorciatoie e creano opere come finestre aperte sulla società, sul tempo, sulla vita piena. Sono quelli che fronteggiano la linea oltre la quale si apre l’abisso, l’alba e tutto ciò che sta per apparire: sono gli imprendibili, gli spiriti inquietamente puri che anziché adattarsi alle regole ne creano di proprie.

 

Tra questi Mario Vespasiani è uno dei maggiori, esempio nel lavoro e nella vita di una persona integra, che messo in pratica gli ideali propri di alcuni celebri artisti del passato, intendendo la vita come missione e tutto doveva rispondere a questa chiamata. Ad oggi è tra i pochi ad aver esposto in luoghi che sembravano inaccessibili, in strutture museali dove non si entra col solo talento, bensì con una chiara reputazione, comprese quelle qualità morali oggi non troppo considerate. Come la personale  che si apre il 14 dicembre a Roma nel Museo del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia. Numerosi sono i suoi atti di solidarietà in cui il senso del dono è dato dalla partecipazione in quel gesto, che va ben oltre ciò che viene consegnato. Scopriremo dunque a dicembre se sarà il suo nome a brillare nella Riviera delle Palme e non solo con la sua arte.

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