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  • 12 LE REGIONI PRONTE A DISCUTERE LA LEGGE REGIONALE “LIBERI SUBITO” PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE.

 

“Il diritto di scelta alla fine della vita si sta faticosamente affermando, nonostante ostruzionismi e resistenze ideologiche che sono sempre più lontane dal sentire popolare, come dimostra anche il recente sondaggio ‘curato dal Censis. Anche in questo caso i favorevoli sono la maggioranza: il 74% degli intervistati (80% degli elettori di FDI, 79% della Lega, 86% di Forza Italia, 83% del M5S, 88% del PD). Ora occorre lavorare sui tempi. Non deve più essere consentito di far attendere quasi un anno fra sofferenze intollerabili e condizioni che peggiorano con il rischio – come stava accadendo ad ‘Anna’, il primo caso di morte volontaria assistita totalmente gestita dal Servizio Sanitario Nazionale , dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato,  Segretaria Nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che sta promuovendo su tutto il territorio nazionale la campagna regionale “Liberi subito” affinché le regioni approvino una legge che introduca tempi e procedure certi per accedere al suicidio medicalmente assistito”

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NEL DETTAGLIO, IL REPORT ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI 2023

 

6 PERSONE NEL 2023 HANNO OTTENUTO AIUTO MEDICO ALLA MORTE VOLONTARIA GRAZIE AD AZIONI DI DISOBBEDIENZA CIVILE IN SVIZZERA O DI ASSISTENZA MEDICA E LEGALE IN ITALIA. UNA PERSONA E’ IN ATTESA.

persone hanno ottenuto l’accesso alla morte volontaria assistita in Italia, 2 di queste seguite dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni coordinato dalla Segretaria nazionale l’Avv.Filomena Gallo:

 

-Luglio 2023 In Veneto: “Gloria”(assistenza medica del Dott. Mario Riccio, Consigliere Generale Ass.Luca Coscioni) farmaco e macchinario finiti dal Servizio Sanitario Nazionale.

 

-Dicembre 2023. In Friuli: “Anna” di Trieste. Assistenza completa del SSN, prima volta in Italia.

In Toscana: da quanto appreso dai media, qualche mese fa a Piombino (LI) una persona non in contatto con l’Associazione Luca Coscioni ha ottenuto l’aiuto alla morte volontaria in applicazione della sentenza “Cappato – Dj Fabo”.

 

 

1 persona, Laura Santi, a Perugia, assistita dall’associazione è attualmente in contenzioso con la Regione Umbria che ha rifiutato l’accesso

 

3 persone invece  hanno avuto accesso alla morte volontaria assistita IN SVIZZERA non in clandestinità, con successiva autodenuncia delle persone che li hanno accompagnati, che rischiano da 5 a 12 anni di carcere:

 

-A febbraio Paola, di Bologna. Autodenunciati Felicetta Maltese e Virginia Fiume.

 

-A novembre Margherita Botto di Milano. Autodenunciati il fratello Paolo Botto e Cinzia Fornero.

 

Sempre a novembre Sibilla Barbieri di Roma. Autodenunciati il figlio di Sibilla, Vittorio Parpaglioni e l’ex Senatore radicale Marco Perduca, che l’hanno accompagnata, oltre all’Onorevole Riccardo Magi, il Senatore Ivan Scalfarotto e l’ex Senatore Luigi Manconi, che hanno contribuito all’organizzazione.

 

In tutte le autodenunce si è aggiunto Marco Cappato come responsabile legale dell’Associazione Soccorso civile e sono stati menzionati nel verbale tutti gli iscritti a quell’associazione.

Tutti i disobbedienti civili sono seguiti dal Collegio legale coordinato dall’avv.Filomena Gallo.

 

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI IN CORSO

 

Marco Cappato al momento, insieme agli iscritti a Soccorso Civile, è quindi indagato presso i tribunali delle 3 città dove sono avvenute le autodenunce sopracitate, depositate nel 2023, ma sono ancora in corso anche 3 filoni giudiziari per altre azioni avvenute nel 2022.

 

Nello specifico:

Milano: per l’aiuto prestato al signor Romano; sempre a Milano per Elena Altamira, di Spinea (VE).

 

Livorno, per l’aiuto prestato a Massimiliano (MIB), di San Vincenzo, accompagnato in Svizzera da Chiara Lalli e Felicetta Maltese.

 

37 GLI ISCRITTI A SOCCORSO CIVILE,  di questi 13 attivisti si sono già autodenunciati: i responsabili di Soccorso Civile Marco Cappato, Mina Welby e Gustavo Fraticelli; i parlamentari Riccardo Magi, Ivan Scalfarotto e gli ex senatori Luigi Manconi e Marco Perduca. La giornalista e bioeticista Chiara Lalli,  la pensionata Felicetta Maltese, l’attivista Virginia Fiume, e Cinzia Fornero Guardia parco.

Tra i famigliari delle persone malate figurano il figlio di Sibilla Barbieri, Vittorio Parpaglioni e il fratello di Margherita Botto, Paolo.

 

La lista completa degli iscritti a soccorso civile:  Matteo Giusti,Paola Zaldera, Sonia Bellini, Renato Michelotti, Mino (Cosimo)Dentizzi, Tommaso Colombini, Roberta Pelletta, Mariasole Cavarretta, Luca Piva, Cinzia Fornero, Marco Perduca, Felicetta Maltese, Chiara Lalli, Virginia   Fiume, Filippo Blengino, Andrea Turi, Maria Raffaella Stacciarini, Claudio Stellari, Carlo Romano, Rosa A Marca, Matteo Hallissey, Laura Di Napoli, Teresa Albano, Matteo D’Angelo, Françoise Raynaud, Marco Riva Cambrino, Alina Ruxandra Matei, Luigi Manconi, Ivan Scalfarotto, Riccardo Magi, Maria Camilla Tinti, Carla Marchelli, Stefano Anderson, Silvia Findelli e IG (preferisce mantenere l’anonimato)

 

12 REGIONI PRONTE A DISCUTERE LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “LIBERI SUBITO” 

In Veneto Friuli Venezia Giulia l’iter di discussione nei Consigli regionali è ben avviato. Gli uffici tecnici di Regione Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo Friuli Venezia Giulia hanno ritenuto che le norme contenute nella proposta di legge rientrino nelle

competenze regionali e siano rispettose della Costituzione italiana. Oltre a queste anche in SardegnaBasilicata e Lazio  la proposta di legge è stata depositata tramite l’iniziativa dei consiglieri regionali per iniziativa dei Comuni. Proposte analoghe sono state depositate in Puglia, Marche e Calabria. Sono in corso raccolte firme per il deposito della proposta tramite l’iniziativa popolare in Lombardia Toscana

 

13.977 RICHIESTE INFORMAZIONI IN UN ANNO AL NUMERO BIANCO SUI DIRITTI DEL FINE VITA 06993134097 RICHIESTE AL GIORNO DI AIUTO A MORIRE

 

Negli ultimi 12 mesi sono arrivate 13.977 richieste di informazioni sul fine vita tramite il Numero Bianco coordinato dalla compagna di Dj Fabo Valeria Imbrogno e le email dirette all’Associazione Luca Coscioni. Si tratta di una media di 38 richieste al giorno con un aumento del 23,8% in confronto ai 12 mesi precedenti. Nel dettaglio: 2470 richieste di informazioni su eutanasia e suicidio medicalmente assistito (circa 7 richieste al giorno, +16,7% rispetto all’anno precedente) e 782 richieste di informazioni rispetto all’interruzione delle terapie e alla sedazione palliativa profonda (circa 2 richieste al giorno, +35,5% rispetto l’anno precedente). Informazioni riguardanti le procedure italiane o contatti con le strutture svizzere per il percorso di morte volontaria medicalmente assistita sono state fornite a 533 persone (51% donne, 49% uomini).

 

 

DEFINIZIONI E APPROFONDIMENTI

 

L’ACCESSO ALLA MORTE VOLONTARIA ASSISTITA IN ITALIA

In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al “suicidio assistito”, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a 4 condizioni di salute dei richiedenti: 1) essere capaci di autodeterminarsi; 2) affetti da patologia irreversibile; 3) fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute dalla persona intollerabili;  4) essere dipendenti da trattamenti di sostegno vitale.

 

Tali requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario

Nazionale con le modalità previste dalla legge (articoli 1 e 2 delle Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, 219/17), previo parere del Comitato etico territorialmente competente.

LA CAMPAGNA LIBERI SUBITO

Nonostante la sentenza Cappato Antoniani della Corte Costituzionale (vedi approfondimento) abbia legalizzato la morte volontaria assistita, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita. Così chi intende farlo rimane in attesa di Aziende Sanitarie Locali e dei Comitati etici territoriali i quali, per svolgere le funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo del quale molte persone in quelle condizioni non dispongono. Per questo, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso la campagna “Liberi Subito”, con raccolta firme per proposte di legge regionali di iniziativa popolare che garantiscano in tutta Italia il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi adeguati e definiti.

 

SOCCORSO CIVILE  E’ l’associazione fondata da Marco Cappato, Mina Welby e Gustavo Fraticelli, che tramite azioni di disobbedienza civile offre assistenza alle persone che hanno bisogno di ricevere informazioni, e in alcuni casi assistenza logistica e finanziaria, per ottenere aiuto medico alla morte volontaria. Oggi sono 35 le persone già verificate e iscritte, che si assumono per il fatto stesso di essere potenziali “associate a delinquere” nelle disobbedienze civili il rischio di conseguenze penali per aiutare persone malate a porre fine alle proprie sofferenze.

 

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