Cari giovani,
all’inizio del nuovo anno vi invio con grande gioia la mia lettera mensile.
Tutti portiamo nel cuore e nella mente l’annunzio natalizio. È importante non disperdere quanto abbiamo vissuto nella notte santa.
Pensando al nuovo anno, corriamo il rischio di lasciarci prendere dalle difficoltà che possiamo intravedere.
Incontrando molte comunità prima della festa di Natale ho invitato tutti a non lasciare il Bambino nel presepe.
Bisogna portarlo con noi!
La sua semplicità ci ricorda che Lui ha voluto condividere con noi la nostra esperienza.
Vorrei ricordare a tutti voi questo desiderio di Gesù: condividere la nostra condizione umana.
Lui non è rimasto in alto comunicandoci interessanti messaggi!
Oggi sono tanti che ci inviano messaggi accattivanti!
Tutti sperimentiamo la delusione!
Pensando al nuovo anno, con i nostri programmi e progetti, la prima domanda è molto semplice, ma impegnativa: condivido la comunità nella quale vivo?
Gesù ha voluto condividere la vita di famiglia, di artigiano.
Poi ha iniziato il suo pellegrinare per annunciare il Vangelo.
Cari giovani,
per camminare con serenità verso il futuro bisogna imparare a condividere la realtà nella quale vivo.
La mia vita non sarà mai migliore se non la condivido.
Quel Bambino che abbiamo trovato nella grotta di Betlemme mi invita a non aver paura di conoscermi, con i miei limiti e i miei talenti.
Ma Lui è con me perché possa crescere e migliorare!
Avere paura di prendere sul serio la propria esistenza è il grande limite della società dei messaggi!
Anche Gesù poteva apparire nel cielo annunciando buoni messaggi! O farsi rappresentare da qualche robot! No!
Lui ha voluto condividere la mia esistenza per indicarmi la via per viverla in pienezza.
Un altro anno! C’è speranza per tutti!
Anche per te!
Un nuovo anno per condividere e per migliorare la vita della comunità nella quale vivo e per la quale mi preparo a servire.
Chi non conosce la propria esistenza o vuole evitare di conoscerla, rischia di costruire nel vuoto e nell’utopia, danneggiando se stesso e gli altri.
Il tempo ci viene donato per nuovi orizzonti che i messaggi da soli non sono in grado di indicare.
Chi c’è dietro il messaggio? Molti si presentano come innovatori e fondatori, nuovi messia!
Tu, invece, porta Gesù Bambino sempre con te!
Non lasciarlo nel presepe!
Allora sarai annunciatore di messaggi che migliorano la vita e la fanno progredire, costruendo la civiltà dell’amore.
Buon e fecondo 2024.
Con la mia benedizione.
+ Lorenzo, vescovo
Appuntamenti:
Celebrazione Eucaristica per la Giornata Mondiale della Pace
1 gennaio 2024 ore 12.00 – Cattedrale Santa Maria Assunta di Teramo