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Guardia, dimensionamento scolastico: ancora danni per la comunità scolastica

Dopo l’eliminazione dell’autonomia dell’IC De Blasio, l’opposizione consiliare punta il dito contro l’ennesimo caso di letargo amministrativo

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Il dimensionamento scolastico è ormai una triste realtà che coinvolge, fra gli altri, più comuni  italiani e sanniti. Come da delibera della Regione Campania dello scorso 4 gennaio, l’organizzazione della rete scolastica dell’AS 2024/25 prevede la soppressione dell’autonomia dell’Istituto Abele De Blasio, comprendente le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, e l’accorpamento dello stesso all’Istituto Comprensivo Andrea Mazzarella di Cerreto Sannita.

Una triste pagina, quella che si è aperta per la comunità guardiese, che in tanti anni ha sempre messo al centro di ogni cosa la crescita della istituzione scolastica, sostenendo non poche battaglie per preservare la verticalizzazione, l’autonomia e i legami con San Lupo e San Lorenzo Maggiore, comune quest’ultimo, nonostante diversi anni di rapporti fraterni, che già nei mesi scorsi aveva deciso di abbandonare, scolasticamente parlando, Guardia. Dal prossimo settembre, purtroppo, l’Istituto De Blasio sarà sezione staccata dell’IC cerretese.

“Una vera e propria mortificazione – quanto dichiarato dai consiglieri di opposizione consiliare di Guardia Sanframondi – perché le battaglie passate non sono servite a nulla e sono finite ancora una volta in una nuvola di fumo”.

Si sarebbe dovuto e potuto fare di più: questo, dunque, il grido di Guardia sei tu alla luce di un evento devastante per la comunità intera e per l’istituzione scolastica. Questi tagli vanno a creare discriminazioni e sono profondamente sbagliati, rappresentando una sconfitta per il paese, per i tanti sacrifici intrapresi in passato e per il futuro dei giovani studenti privati di servizi essenziali per il loro percorso di studio, tra cui la presidenza e la segreteria in loco. Un paese, Guardia, che, giorno per giorno, va lentamente spegnendosi.

“Chi ci amministra avrebbe dovuto attivarsi con solide alleanze e valide proposte – concludono i consiglieri – per opporsi quanto più possibile a questo scippo immeritato, così come hanno saputo fare i comuni di San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti e Morcone, più piccoli di Guardia, ma che, imponendosi, hanno difeso con successo le loro autonomie scolastiche, ottenendo la verticalizzazione e salvando le loro identità territoriali”.

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