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100 GIORNI DI GUERRA A GAZA: AZIONE CONTRO LA FAME PROSEGUE LE OPERAZIONI UMANITARIE NONOSTANTE LE ENORMI DIFFICOLTÀ.

“DALL’INIZIO DEL CONFLITTO A GAZA ABBIAMO AIUTATO CIRCA 340.000 PERSONE, METÀ DELLE QUALI BAMBINI”

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I team di Azione contro la Fame distribuiscono pacchi alimentari di frutta e verdura fresca alle famiglie colpite dal conflitto a Gaza City © Azione contro la Fame

Portavoce disponibili

  • Azione contro la Fame continua a chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente per consentire un accesso umanitario sicuro, stabile e sufficiente per le persone in grave difficoltà a Gaza. Solo un cessate il fuoco può garantire una risposta della misura necessaria.
  • Nonostante le enormi sfide, le nostre squadre a Gaza sono riuscite a fornire aiuti a 60.000 famiglie (340.000 persone). Quasi la metà erano bambini.

12 gennaio 2024.  Nelle prossime ore ricorre il 100° giorno della guerra tra Israele e Gaza, segnata da una catastrofe alimentare, sull’orlo della carestia, da un’epidemia di malattie, da un numero crescente di morti tra donne e bambini e da un accesso umanitario estremamente limitato.

“Come organizzazione umanitaria – imparziale, indipendente e neutrale – la priorità di Azione contro la Fame è quella di avere un accesso sicuro, stabile e suficiente alle persone vulnerabili, per garantire la loro sopravvivenza – afferma Chiara Saccardi, responsabile regionale delle operazioni di Azione contro la Fame in Medio Oriente – In questo caso, stiamo parlando dell’intera popolazione di Gaza: sfollati, affamati, assetati e molti malati e feriti. La situazione è disperata e dal punto di vista operativo non abbiamo le condizioni per soddisfare questi bisogni vitali nella misura necessaria. Come organizzazione umanitaria, siamo profondamente preoccupati per quanto sta accadendo. Durante un conflitto armato dovrebbe esserci garantito accesso e protezione umanitaria. Altre persone moriranno di fame e di malattie se non ci sarà un cessate il fuoco immediato e un aumento degli aiuti”.

Il nostro personale è esausto, malato, sfollato, ma continua ad andare avanti. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco.

Azione contro la Fame è gravemente preoccupata per l’enorme perdita di vite palestinesi a Gaza, soprattutto donne e bambini, nonché per le condizioni degli ostaggi e chiede il loro rilascio immediato e incondizionato.

IL NOSTRO IMPATTO A GAZA DAL 7 OTTOBRE

Per più di tre mesi, Azione contro la Fame ha lavorato in condizioni estreme e pericolose per fornire acqua potabile con autobotti, distribuire articoli per l’igiene, materiale per ripararsi e cibo fresco ai gazesi, sia sfollati che nelle comunità ospitanti, nonché servizi di pulizia e gestione dei rifiuti solidi per i rifugi degli sfollati e costruzione e fornitura di latrine e lavamani.

In numeri, le nostre squadre sono state in grado di:

  • distribuire 1 milione di litri di acqua potabile, che hanno raggiunto più di 51.600 sfollati interni;
  • più di 17.440 persone hanno ricevuto pacchi di cibo fresco. Abbiamo fornito verdura e frutta fresca in un momento in cui la maggior parte dei negozi di Gaza era quasi vuota.
  • Allo stesso tempo, siamo stati in grado di distribuire articoli per l’igiene a 19 rifugi per sfollati interni, per lo più a Rafah, a beneficio di oltre 95.900 persone;
  • abbiamo inoltre distribuito articoli per ripararsi, principalmente teli di plastica e legno, in quanto disponibili sul mercato locale, a quasi 17.500 persone in 10 rifugi per sfollati interni.

Tuttavia, a causa del perdurante blocco di Gaza, gli aiuti salvavita non raggiungono a sufficienza le persone bisognose. I rifornimenti del mercato locale sono limitati e l’inflazione è salita alle stelle, rendendo i prezzi inaccessibili per la maggior parte delle persone; inoltre, l’accesso agli aiuti non è uniforme, poiché la gente continua a spostarsi e noi non possiamo più raggiungere le aree del nord, dove la gente ha più fame, a causa dei combattimenti e della mancanza di trasporti.

Nonostante questa situazione senza precedenti, le nostre équipe sono riuscite a raggiungere 340.000 persone in totale a Gaza – circa 60.000 famiglie – dal 18 ottobre al 21 dicembre 2023. Quasi la metà di loro (48%) erano bambini.

La maggior parte dei nostri beneficiari, dato che la gente ha continuato a spostarsi verso sud in cerca di un rifugio sicuro, si trovava a Rafah (50%). Il resto si trovava a Khan Younis (18%), nel nord di Gaza (18%) e nel centro di Gaza (14%).

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CHI È AZIONE CONTRO LA FAME | www.azionecontrolafame.it   

Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale che crede che ogni persona ha diritto a una vita libera dalla fame.

Specialisti da oltre 40 anni, prevediamo fame e malnutrizione, ne curiamo gli effetti e preveniamo le cause.

Siamo in prima linea in 55 paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione.

Guidiamo con determinazione la lotta globale alla fame, introducendo innovazioni che creano progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali, mobilitando persone e governi, per realizzare un cambiamento sostenibile.

Ogni anno aiutiamo 28 milioni di persone.

 

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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