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Il Sottosegretario Sgarbi replica alla Boldrini e a Bonelli: «Ignoranza e giustizialismo vanno di pari passo. Saranno citati in giudizio»

 

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ROMA – il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi replica ai parlamentari Laura Boldrini e Angelo Bonelli sulla vicenda del quadro di Rutilio Manetti:

 

«L’ignoranza e il giustizialismo vanno di pari passo. Le vergognose esternazioni di Bonelli e Boldrini, come le insinuazioni di giornalisti, poggiano su ricostruzioni sommarie e infondate.

L’opera presentata a Lucca era certamente “inedita”, mai vista e mai pubblicata prima. Io l’ho ritrovata e semplicemente fatta restaurare.
L’opera rubata non era riferita a Rutilio Manetti, era giustamente ritenuta una “riproduzione”, e non era segnalata né notificata come opera d’arte dalla Soprintendenza che pure aveva vincolato il Castello di Buriasco dove fu rubata un’opera anonima.

Vengo accusato di aver fatto esistere, restaurato e attribuito un’opera che non esisteva e non era né registrata né catalogata né attribuita.

 

L’opera nasce con me ed è riconosciuta da me che la presento a Lucca con la logica provenienza da Viterbo, nello Stato pontificio, non da un Castello in Piemonte pieno di copie e “ riproduzioni”.
Per questo citerò in giudizio Bonelli e Boldrini, che non sanno quello che dicono»

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