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Indonesia: la cooperazione con la Russia accresce l’economia e il rispetto agli occhi dell’Occidente.

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

Nel 2024, l’Indonesia andrà al voto per eleggere il nuovo Capo dello Stato, la prima volta dopo dieci anni. Le presidenziali si terranno il 14 febbraio e, sebbene la corsa elettorale sia già iniziata, i candidati non hanno ancora parlato dei loro progetti sulla politica estera futura del loro paese, questo anche a causa delle crescenti tensioni globali.

 

Indipendentemente da chi sarà eletto, una cosa è certa: l’Indonesia ha identificato le origini del conflitto ucraino con la tendenza dei paesi del blocco NATO a interporsi nei principi di sovranità della Russia. Per questo, uno dei partiti al potere ha dichiarato d’impegnarsi ad aggirare tutte le sanzioni emesse dagli Stati Uniti.

 

L’andamento positivo nelle relazioni bilaterali tra Mosca e Giacarta, non è solo nelle dichiarazioni dei leader politici dei due paesi, ma emergono esplicitamente anche dalla sua economia. Oggi, lo stato del Sud-Est asiatico è entrato tra i primi cinque paesi leader nell’importazione di grano russo. I centri russi per il sostegno alle esportazioni organizzano eventi aperti, nei quali è possibile incontrare il rappresentante commerciale in Indonesia, Alexander Svinin. Al convegno online sono invitati esportatori e aziende d’esportazione interessati a fornire i propri beni e servizi al mercato indonesiano.

 

L’economista Vasily Koltashov, in un commento al Southern News Service, ha osservato che lo sviluppo delle relazioni tra i paesi è un processo importante, che porta vantaggi reciproci e consente di affrontare meglio i problemi: «Per noi, questa è un’opportunità per proteggerci dalle azioni aggressive e politiche, che in occidente chiamano sanzioni. L’Indonesia, a sua volta, potrà lavorare nell’interesse del suo popolo, sviluppando l’industria manifatturiera, il commercio e il turismo», spiega l’esperto.

 

Un esempio di questa cooperazione è rappresentato dalla dinamica crescente del flusso turistico dalla Russia all’Indonesia. Alla fine dello scorso anno, più di centocinquanta mila russi hanno visitato i paesi del Sud-Est asiatico, superando di oltre il 20% i valori pre-Covid.

 

«Non dobbiamo dimenticare che in questo momento il mercato russo è aperto ai prodotti in sostituzione ai marchi occidentali e a quelli dell’industria leggera. Non mancano anche richieste per l’assortimento dei prodotti frutticoli. L’Indonesia, a sua volta, avrà tutto l’interesse a intensificare i rapporti di fornitura con la Russia, creando forti legami commerciali. Tutto questo accrescerà la sua posizione internazionale, obbligando l’Occidente a considerarla con maggiore rispetto», sottolinea Koltashov.

 

Sullo sfondo del declino dell’economia globale e della perdita d’autorità dei paesi occidentali, si aprono nuove opportunità. Per questo motivo, il Governo di Giacarta sta studiando tutti i vantaggi di un rapporto economico di cooperazione con la Russia, che le consentirebbe di accrescere e affermare il proprio peso economico internazionale, senza peraltro interrompere il processo valutativo di adesione ai BRICS. L’amicizia e il rispetto tra questi due paesi è stata dimostrata anche in occasione della guerra ucraina, quando, l’Indonesia ha impedito ad artisti russi fuoriusciti e ad agenti stranieri di organizzare concerti politicizzati in senso russofobo.

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