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Nel vangelo le donne sono meno importanti degli uomini
Su Toscana Oggi, don Francesco Carensi, docente di Sacra Scrittura, rispondendo ad un lettore che osservava che nel vangelo anche Gesù discrimina le donne, scrive: “Perché Gesù dice a Maria Maddalena: «va’ dai miei fratelli» e non «dai nostri fratelli» includendo nel legame di fraternità anche le donne?”, ponendo in forma di domanda l’affermazione del lettore. E nella sostanza risponde: “La parola «fratelli» non esclude il sesso femminile ma diventa universale per comprendere ogni uomo e ogni donna che è chiamata a vivere un legame familiare con Dio”. Ma fraintende il discorso del lettore. Infatti, non è il termine “fratelli” ad escludere le donne, ma l’aggettivo possessivo. Se Gesù avesse incluso tra i fratelli Maria Maddalena, le avrebbe necessariamente dovuto dire: “Va’ dai nostri fratelli”, oppure: “Va’ dai tuoi fratelli”.  Le dice invece: “Va’ dai miei fratelli”, il che significa chiaramente che non la annovera tra i fratelli.
Ma perché negare che le donne per gli evangelisti, erano meno importanti degli uomini? Non era così anche per San Paolo? E non è così, ancora oggi, per la Chiesa cattolica che senza serie ragioni le esclude dal sacerdozio?
Dimenticavo: il lettore cui risponde Carensi, è il sottoscritto.
Renato Pierri

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