Un club libertino arricchirà Torino di occasioni di svago e incontri per nudisti e scambisti
Cristina Zaccanti, coordinatore regionale de Il Popolo della Famiglia “Non sarà un bene per le famiglie. Il PdF non apprezza e segnala una potenziale minaccia”
Nell’estate 2024 Torino vanterà un nuovo primato. Ospiterà l”‘unico vero beach club del Nord Italia” come si legge nel suo sito. Un’ “oasi”, collocata in un parco di 10000 mquadri attrezzato con spiaggia artificiale, discoteca, pista da ballo, terrazza panoramica.
“Ci rendiamo conto che un’attività commerciale privata che potenzi la presenza della movida naturista torinese e interregionale potrà avere una ricaduta economica positiva anche sulla città e sulla regione- dichiara Cristina Zaccanti, coordinatore regionale del PdF- Ma siamo dell’avviso che si potrà verificare anche una ricaduta, non altrettanto positiva, sull’immagine della città. Da credente convinta mi chiedo come reagirebbero i santi sociali torinesi, come opererebbe san Giovanni Bosco che, confidando nella Provvidenza e nella morigeratezza dei costumi, difese la famiglia, unico baluardo perché solida nella fedeltà monogamica dei coniugi. Don Bosco, difendendo la morale dei giovani e le loro famiglie, fece grande anche Torino. Mi chiedo che accadrebbe ai nostri ragazzi se potessero trovarsi ad essere facilitati e incentivati a praticare deliberatamente l’infedeltà?”
Il PdF, partito laico ma che si ispira alla Dottrina Sociale della Chiesa, prende le distanze da questa immagine “libertina” che potrebbe favorire la pratica dello scambismo come stile di vita.
Se l’esibizione del proprio corpo in spazio privato e adeguato non si configura come oltraggio al buon costume è indubbio (e il nome del Club Tantra è inequivocabile) che la presenza di partner legati al mondo dello scambismo potrebbero agevolare e orientare i partecipanti ad una precisa valorizzazione della pratica sessuale libera da ogni inibizione.
“Riteniamo che se l’esperienza avrà successo si incrementerà una delle realtà che minano la famiglia non più fondata sulla fedeltà ma aperta alla promiscuità.
Come PdF noi dissentiamo da questo “vanto” e ci asteniamo, comprensibilmente, dal pubblicizzarlo”