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AGCOM: IL COMMISSARIO MASSIMILIANO CAPITANIO AL CONVEGNO DI OBE “REGOLE PER GLI INFLUENCER – LE NUOVE LINEE AGCOM”, ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON GATTI PAVESI BIANCHI LUDOVICI

 

«QUESTO REGOLAMENTO SUGLI INFLUENCER NON È UNA CONSEGUENZA DEL CASO BALOCCO. È STATO UN LAVORO VOLUTO DALL’AUTORITÀ GIÀ NEL MESE DI LUGLIO».

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«L’INFLUENCER DEVE ESSERE TRASPARENTE E RESPONSABILE NEI CONFRONTI DEL CONSUMATORE/UTENTE/CITTADINO ESATTAMENTE COME LO DEVONO ESSERE LE RADIO E LE TELEVISIONI. SE FA PUBBLICITÀ LO DEVE DIRE CHIARAMENTE».

 

«SOTTO IL PROFILO SANZIONATORIO, LE LINEE GUIDA DELL’AGCOM CHIARISCONO IN MANIERA INEQUIVOCABILE CHE VERRÀ MESSO IN ATTO UN SISTEMA DI RICHIAMI CHE È PREVENTIVO ALLA SANZIONE».

 

 

Milano 2 febbraio 2024: «Questo regolamento sugli influencer non è una conseguenza del caso Balocco. È stato un lavoro voluto dall’autorità già nel mese di luglio. Le linee guida che abbiamo adottato sono un punto di partenza ed è stato necessario stabilire dei criteri. I principi sono la trasparenza e la responsabilità. L’influencer, infatti, deve essere trasparente e responsabile nei confronti del consumatore/utente/cittadino esattamente come lo devono essere le radio e le televisioni; quindi, se fa pubblicità lo deve dire chiaramente. Con “trasparenza” e “responsabilità” viene introdotto un principio che non è un azzardo normativo e che risponde a una necessità anche culturale: l’influencer che ha una base di riferimento di pubblico è paragonabile a un servizio media audiovisivo e come tale deve rispettare alcuni obblighi: la tutela dei minori, la prevenzione dei discorsi d’odio e anche la corretta rappresentazione dei diritti e dei valori dello sport, su cui vige già un codice di autoregolamentazione» così ha dichiarato Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in occasione del convegno “Regole per gli influencer – le nuove linee AGCOM”, organizzato da OBE – Osservatorio Branded Entertainment, in collaborazione con lo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici.

 

«Al fine di individuare gli influencer che rispondono alle caratteristiche indicate nelle linee guide, posso affidarmi semplicemente alle piattaforme per certificare il numero di follower o l’engagement rate dell’influencer? Probabilmente no. Il tavolo tecnico sarà l’occasione per definire non solo le modalità di sovraimpressione del messaggio promozionale, ma anche la condivisione dei dati. – ha continuato il Commissario Capitanio – Sotto il profilo sanzionatorio, le linee guida dell’AGCOM chiariscono in maniera inequivocabile che verrà messo in atto un sistema di richiami che è preventivo alla sanzione, come già avviene nella trattazione di diversi contenuti illeciti. C’è la possibilità di garantire in tutti i casi il contraddittorio con il singolo utente, ma anche con la piattaforma, poi si procede con il richiamo e in caso di mancata ottemperanza al richiamo, come da leggi istitutive dell’AGCOM, si procede con la sanzione. Fermo restando i presidi sanzionatori previsti dal TUSMA».  

 

Il convegno tenutosi oggi, venerdì 2 febbraio, è stato organizzato da OBE – Osservatorio Branded Entertainment per avviare un confronto con alcuni dei principali attori del mondo della comunicazione e l’Autorità sui contenuti delle nuove linee guida con un focus su come cambiano strategie e modi di operare nella gestione delle campagne di influencer marketing e quali sono gli aspetti più importanti da presidiare e monitorare.

 

L’incontro è stato introdotto da Simonetta Consiglio, Direttrice Generale di OBE, che dopo avere ricordato come l’Osservatorio, in qualità di Associazione e Impresa Sociale, promuove e sostiene  da sempre una comunicazione responsabile e rispettosa di tutte le persone, ha  aggiunto:  «il dialogo aperto oggi tra AGCOM e i nostri Associati è un passaggio costruttivo per contribuire alla definizione del codice di disciplina previsto dall’Autorità e collaborare a promuovere trasparenza, responsabilità e consapevolezza tra gli attori del settore».

 

L’evento, moderato dal giornalista Giampaolo Colletti, ha visto anche l’intervento di Gilberto Nava, Equity Partner di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e membro dell’Advisory Board OBE, che ha presentato lo scenario regolamentare europeo e nazionale sottolineando la  necessità di «affinare nell’ambito  del tavolo tecnico i criteri per qualificare le categorie di influencer ai quali si applicano le linee guida e di ampliare la consapevolezza e la certezza del rispetto delle regole all’intero ecosistema dei creatori di contenuti media professionali».

 

A seguire la tavola rotonda cui hanno partecipato Ludovica Federighi, Head of FUSE – Head of Content & Entertainment OmnicomMediaGroup; Vincenzo Guggino, Segretario Generale IAP – Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria; Francesca Buti, Marketing Manager Cheese at Lactalis Group; Andrea Santagata, CEO Mondadori Media; Mattia Tarelli, Government Affairs and Public Policy Senior Analyst Google; Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, Content creator e Ceo theShow srl.

 

OBE – Osservatorio Branded Entertainment

OBE è l’Associazione che studia e promuove la diffusione sul mercato italiano del branded content & entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca. Attiva dal 2013, OBE vuole rappresentare e dare voce a tutti gli attori della filiera del branded entertainment: sia alle aziende che investono, sia alle società che creano, producono e distribuiscono branded entertainment sui diversi media. Partner del network internazionale BCMA – Branded Content Marketing Association, l’Associazione si propone di contribuire allo sviluppo di una cultura del branded entertainment consapevole e rispettosa dei consumatori, attraverso l’attività di studio e definizione del fenomeno e delle sue evoluzioni, il monitoraggio e l’analisi dei progetti realizzati, la valutazione delle performance, la formazione, la regolamentazione e la divulgazione diretta a operatori, media e istituzioni. OBE, che annovera a oggi 75 Associati, si rivolge ai principali operatori del mercato della comunicazione – brand, editori, concessionarie, centri media, agenzie creative e digitali, associazioni di categoria – ma anche a soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo al branded entertainment. osservatoriobe.com

 

 

Ufficio Stampa

OBE – Osservatorio Branded Entertainment

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Valeria Riccobono vriccobono@monginicomunicazione.com + 39 3458706282

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