Arte/Vittorio Sgarbi ritorna in teatro. Il 27 e 28 febbraio al Manzoni di Milano con «Canova. Tra innocenza e peccato»
ROMA – Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi ritorna in teatro. Martedì 27 e mercoledì 28 febbraio sarà al Teatro Manzoni di Milano con lo spettacolo «Canova.Tra innocenza e peccato”. Con lui sul palco il pianista Carlo Bergamasco e il violinista Marcello Corvino.
Antonio Canova è ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».
Intimamente vicino alle teorie neoclassiche di Winckelmann e Mengs, Canova ebbe prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, dalla corte pontificia a Napoleone, sino ad arrivare alla nobiltà veneta, romana e russa.
Tra le sue opere più note si ricordano Amore e Psiche, Adone e Venere, Ebe, Le tre Grazie, Paolina Borghese, Ercole e Lica e la Venere Italica.
A duecento anni dalla morte del Canova Vittorio Sgarbi celebra la vita di un artista moderno ripercorrendone le opere attuali per poetica e risultati estetici.
Accendendo dialoghi impossibili con alcuni artisti coevi, e non, è ricostruito un periodo cruciale della storia dell’arte e della società che fu.
«Canova è vivo – spiega Sgarbi – perché le sue opere continuano a vivificare il nostro presente con la loro esistenza che possiamo ammirare dal vivo alla Gypsotheca di Possagno, ai Museo Vaticani e alla Galleria Borghese, al Louvre, all’Hermitage e in numerosi musei del mondo, alcune di queste opere sono qui riunite per una serata immaginaria, uno spettacolo da non perdere per ripartire curiosi a visitare con occhi nuovi i musei e le loro collezioni».
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