NUOVA CONFERMA DEL CARATTERE SCIENTIFICO DELL’IRCSS “BURLO GAROFOLO” DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Il decreto, firmato il 26 gennaio scorso dal Ministro Schillaci, è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale
«Mi associo alla grande soddisfazione espressa dalla Direzione Strategica del “Burlo Garofolo” per la conferma del carattere scientifico dell’Istituto da parte del Ministero della Salute. Siamo una regione piccola, eppure il nostro sistema salute riesce ad esprimere ben due Irccs: la nostra è una sanità di alta qualità, come ribadito proprio lunedì dai dati del Ministero che evidenziano come siamo tra le non molte regioni che sanno garantire i Lea. Qualità e risorse devono essere armonizzate e organizzate al meglio per esprimere sempre più qualità, prossimità al bisogno e risposte rapide ed efficaci ai cittadini». È il commento dell’assessore alla salute, Riccardo Riccardi alla conferma, arrivata con un decreto, firmato il 26 gennaio scorso, e pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale: il Burlo si conferma Irccs di diritto pubblico materno infantile “Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino”, nell’area tematica di “pediatria”.
Il decreto conferma, dunque, il ruolo fondamentale dell’Ospedale di Via dell’Istria a Trieste, riconosciuto come Irccs già dal 1968, unico Irccs Materno-Infantile del Triveneto e, insieme al “Gaslini” di Genova, uno dei due riconosciuti in Italia, oltre al “Bambin Gesù” di Roma e al “Meyer” di Firenze attivi in area pediatrica.
L’ottima notizia si affianca a quella dell’allargamento degli spazi del Burlo che permetteranno al nosocomio triestino di ampliare la disponibilità di posti a disposizione di medici e ricercatori che, con professionalità e abnegazione portano avanti l’attività dell’Istituto per offrire ai piccoli pazienti cure sempre più innovative ed efficaci.
«Il nostro Istituto ha una duplice anima – chiarisce il direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò -, quella assistenziale e quella connessa alla ricerca, senza dimenticare la fondamentale componente della didattica. Questo ci richiama ad appuntamenti fissi, scanditi dalla vigente normativa, con i diversi organi competenti a giudicare il nostro lavoro. Al Ministero della Salute sono rimesse le valutazioni in ordine ai risultati dell’attività della ricerca e al potenziale di sviluppo dell’Istituto, secondo standard molto rigorosi che si riferiscono agli studi, alle sperimentazioni e alle pubblicazioni dei nostri ricercatori. Di grande rilevanza è anche il lavoro degli Uffici afferenti alle Direzioni scientifica e amministrativa che supportano a livello amministrativo queste attività e le rendicontano secondo le indicazioni ministeriali. Questo riconoscimento per noi è particolarmente importante perché immediatamente successivo alla riforma degli Ircss e quindi a tutte le novità legate a un mutato contesto ancora inesplorato. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato attivamente, in quanto direttamente impegnati nella ricerca ovvero nel supportarla, senza i quali questo risultato non sarebbe stato possibile»
Il direttore scientifico, Massimo Zeviani dal canto suo sottolinea: «Siamo molto orgogliosi di essere stati riconfermati Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per le nostre eccellenti qualità assistenziali e di ricerca in campo pediatrico e in generale materno infantile. Accanto a un continuo miglioramento della gestione dei pazienti sia dal punto di vista medico che chirurgico, vi sono stati negli ultimi anni importanti espansioni degli spazi e in generale della logistica dell’Istituto in particolare con riferimento al nuovo Laboratorio per la medicina di precisione e le malattie rare anche rispetto al numero e alla qualità delle apparecchiature a disposizione. Questo sostanziale passo in avanti è stato reso possibile grazie ai sostanziosi contributi del Ministero della Salute e soprattutto ai fondi derivanti dal 5X1000 cioè risorse provenienti dai cittadini che ripongono la loro fiducia nel Burlo e nelle capacità sviluppo della ricerca. Questi contributi hanno triplicato le potenzialità di analisi genetica, biochimica e cellulare che insieme a ulteriori espansioni logistiche saranno ancor più sviluppate nei prossimi anni».