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L’eurodeputato italiano ospita una tavola rotonda sulle questioni iraniane al Parlamento europeo

Su invito di Gianna Gancia, deputata italiana del Parlamento europeo, si è tenuta una tavola rotonda su questioni riguardanti l’Iran e la lotta del popolo iraniano per una repubblica democratica. L’evento ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti di associazioni mediche e specialistiche iraniane con sede in Italia.
La tavola rotonda, tenutasi presso il Palazzo del Parlamento europeo a Brussels, ha approfondito i recenti spettacoli teatrali eseguiti dal regime clericale, fingendo di tenere un processo formale per 104 membri della Resistenza iraniana e dell’intera Organizzazione dei Mojahedin del Popolo iraniano (PMOI/MEK). I partecipanti hanno sottolineato l’escalation della repressione in Iran e hanno sottolineato la necessità di sostenere la resistenza iraniana contro il terrorismo e il guerrafondaio.
L’eurodeputata Gancia ha dichiarato che il regime autoritario in Iran ha intensificato la sua repressione contro il popolo iraniano, specialmente negli ultimi anni, causando un disagio significativo dalla rivolta del 2022. Ha evidenziato l’istanza in cui un tribunale di Teheran ha convocato 104 membri dell’organizzazione PMOI per il processo, definendolo assurdo data la storia di violenza del regime contro i suoi oppositori. L’eurodeputato italiano ha sottolineato la necessità che l’Europa affronti situazioni così terribili per sostenere la ricerca di libertà del popolo iraniano.
Gancia ha anche elogiato la forte presenza delle donne nella resistenza iraniana, esprimendo fiducia nel loro eventuale successo. Ha elogiato la leadership della signora Maryam Rajavi, presidente eletta del CNRI, descrivendola come una figura capace e determinata che ha avuto il privilegio di incontrare più volte. Gancia ha ribadito il suo impegno a stare al fianco delle donne iraniane e di tutti coloro che combattono contro il regime oppressivo.

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Inoltre, il Dr. Khosro Nikzad, rappresentante dell’Associazione dei Medici e Farmacisti democratici iraniani in Italia, ha criticato la rappresentazione del regime dei PMOI come terroristi condannati a morte. Ha sottolineato la paura del regime della leadership femminile nelle rivolte, come testimoniato durante la rivolta del 2022, e il suo tentativo di contrastare la popolarità sociale del PMOI mettendo in scena tali processi.
Per quanto riguarda il processo messo in scena, Esmail Mohades ha osservato: “Il processo non è altro che uno spettacolo teatrale, sottolineando la mancanza di indipendenza nella magistratura iraniana. La disperazione del regime è evidente mentre cerca di sedare il dissenso interno e il sostegno internazionale al PMOI.”
Karamat Jehandarpoor ha evidenziato l’intricato piano del regime per sopprimere il dissenso interno e orchestrare attacchi terroristici contro il PMOI mentre faceva pressione sui paesi europei per limitare le loro attività.
L’evento è servito come piattaforma per amplificare le voci di coloro che resistono al regime iraniano e raccogliere il sostegno internazionale per la loro causa. Al termine delle discussioni, i partecipanti hanno affermato il loro impegno a stare al fianco del popolo iraniano nella loro lotta per la libertà e la democrazia.

 

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