Il riciclo dei materiali è una componente fondamentale della transizione ecologica verso una maggiore sostenibilità ambientale che le nostre società stanno attraversando. Grazie al principio del riutilizzo, in un’ottica di economia circolare, i materiali tornano all’interno del ciclo produttivo, generando ulteriore valore e limitando l’uso di materie prime e di energia. L’Italia è un paese virtuoso in questo campo: il tasso di riciclo dei rifiuti ha raggiunto il 72%, a fronte di una media europea del 58%[1].
Nice, leader globale nell’Home Management Solution, consapevole che il mercato della Smart Home stia vivendo un periodo di forte espansione nel nostro Paese con un aumento del 337% solo tra il 2016 e il 2023[2], si impegna a rendere questa crescita rispettosa dell’ambiente.
“Attraverso un approccio sostenibile a 360 gradi nell’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione, Nice si impegna a trasformare l’innovazione in azioni concrete, con un impatto a lungo termine. Ogni passo conta: dalla gestione responsabile dei rifiuti e l’adozione di principi di ecodesign, all’attenzione all’economia circolare e all’implementazione di interventi e policy interne orientate in tal senso. Ci impegniamo a rendere la sostenibilità misurabile e tangibile, come evidenziato nel nostro bilancio di sostenibilità ‘Welcome to the Nice Future’,” afferma Marco Bianchet, Group Quality & Sustainability Director di Nice.
In occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, che si celebra il 18 marzo, Nice illustra come già dal 2018, stia pianificando e realizzando progetti per monitorare e migliorare l’impatto ambientale dei prodotti assemblati all’interno dei propri stabilimenti e commercializzati attraverso la rete di vendita globale. L’impegno per la riduzione dei rifiuti si concentra in particolare su quattro aree chiave:
- Gestione dei rifiuti: oggi l’84% dei rifiuti di produzione di Nice è gestito attraverso la raccolta differenziata, a fronte di una media italiana di poco superiore al 70%[3]. Inoltre, l’azienda è membro del Consorzio Remedia, il più importante a livello nazionale per la gestione dei rifiuti RAEE e sta studiando soluzioni per recuperare sia i componenti elettronici sia le plastiche scartate già dalla fase di assemblaggio dei prodotti.
- Progettazione e sviluppo delle soluzioni: sulla base delle analisi del ciclo di vita dei prodotti, Nice ha portato avanti processi di ottimizzazione degli impatti ambientali di alcuni dei suoi prodotti di punta, privilegiando l’uso di materiali riciclati, riducendo il peso o introducendo nuove tecnologie per ridurre le emissioni in fase di utilizzo e di stand-by, ottenendo così anche le Certificazioni EPD per Robus 600, Spy 550, Era MAT MA, Era INN Smart AC, Yubii Home, RolMotion, Next Solar, Next FIT, M5Bar, RUN 2500.
- Riduzione degli imballaggi: Nice sta lavorando per eliminare il polistirolo e altri materiali plastici dalle confezioni dei prodotti. In media, nel corso di un anno si genera così un risparmio di 17,7 tonnellate di materiale plastico da imballaggio che ha portato a una riduzione di 65,8 tonnellate di CO2eq. L’azienda sta anche eliminando progressivamente il manuale di istruzioni cartaceo dei prodotti a favore di una versione digitale accessibile tramite QR Code, con una riduzione nel 2023 di oltre 100 tonnellate di CO2eq, quantità con cui si potrebbero alimentare circa 4.329 km in un veicolo che percorre 10 km con un litro di carburante[4].
- Riparabilità dei prodotti: l’approccio post-vendita di Nice incoraggia a seguire l’intera vita utile del prodotto, favorendo la riparabilità dei prodotti attraverso la sostituzione dei pezzi ricambiabili.
L’uso più responsabile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale passano anche attraverso l’efficienza energetica, a partire dall’Headquarter di Oderzo, in provincia di Treviso. Nice ha adottato una serie di interventi di efficientamento energetico della sede che includono:
- la scelta di modelli di carrelli elevatori che usano batterie al litio, un sistema di monitoraggio permanente dei consumi dell’energia elettrica e la sostituzione dei generatori di calore esistenti con nuovi a condensazione che garantiscono una modulazione della potenza più efficace, maggior rendimento e minore contenuto di CO2;
- l’implementazione di un programma di relamping led, a cui si accompagna la realizzazione di un sistema di spegnimento automatico con orologio crepuscolare con attivazione o disattivazione automatica in base a orario e luminosità. Questo permetterà, una volta a pieno regime nel 2025, un risparmio annuo di 81.600 kwH, pari al consumo annuale medio di oltre 30 famiglie[5].
[1] Rapporto “Il Riciclo in Italia 2023”, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, 2023, https://www.ricicloinitalia.it/wp-content/uploads/2023/12/Riciclo-in-Italia-2023.pdf Cfr. 11/03/2024
[2] L’edizione 2023-24 dell’Osservatorio Internet of Things, School of Management del Politecnico di Milano, 2024, https://www.osservatori.net/it/ricerche/comunicati-stampa/smart-home-mercato-italiano Cfr, 11/03/2024
[3] Rapporto “Il Riciclo in Italia 2023”, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, 2023, https://www.ricicloinitalia.it/wp-content/uploads/2023/12/Riciclo-in-Italia-2023.pdf Cfr. 11/03/2024
[4] Per calcolare la distanza che può essere percorsa con 100 tonnellate di CO2eq, si prende in considerazione l’efficienza dei veicoli e il consumo medio di carburante. Assumendo che un’auto percorra in media 10 km con 1 litro di carburante e che ogni litro di carburante bruciato produca circa 2,31 kg di CO2eq, dividendo 100.000 kg per 2.31 kg/litro, otteniamo 43.290 litri. Quindi, dividendo il totale dei litri per il consumo medio di carburante per chilometro, si ottiene 4.329 km.
[5] Famiglia di due persone con consumo annuo medio stimato a 2.700 kwH, stime ARERA. https://www.arera.it/comunicati-stampa/dettaglio/it/com-stampa/23/230628 Cfr. 11/03/2024