Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, a 24 Mattino su Radio 24: le Università non sono zone franche per reati
“Le Università non sono zone franche dove si fanno passare i reati per libera manifestazione del pensiero. Questo non è consentito a nessuno e sono certa che i rettori che sono i custodi dell’ordine e della sicurezza all’interno delle loro Università, non possono non essere d’accordo con me. Sfondare una vetrata, impedire alle persone di parlare è reato dentro e fuori l’Università e come tale deve essere trattato”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini a 24 Mattino su Radio 24. “Non voglio sottovalutare né drammatizzare, ma non intendo dare l’idea di Università lassista o con il ventre molle” ha aggiunto la ministra a Radio 24. A proposito delle polemiche sui bandi di collaborazione con gli atenei di Israele, perché le tecnologie studiate potrebbero essere usate anche per scopi militari, Bernini ha osservato: “il tema del dual use è un concetto talmente vago che si può applicare a tutto e molto spesso viene utilizzato come contestazione della politica di Netanyahu” . Si può contestare il premier israeliano ma questo, ha proseguito, “non legittima l’attacco allo Stato e al popolo di Israele”.
Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, a 24 Mattino su Radio 24: amplieremo ancora l’accesso a Medicina
“Siamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. A noi il Tolc non è mai piaciuto, perché opaco. Abbiamo creato un test ponte in attesa di cambiare l’accesso a Medicina che già abbiamo allargato moltissimo e che amplieremo ancora sulla base di un perfezionamento della normativa in un’ottica di sostenibilità”. Lo ha detto a 24 Mattino su Radio 24, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, rispondendo a una domanda su come si intendono correggere i test per l’accesso alle Università di Medicina.