Napoli, municipalità collinare: consiglio da sciogliere
A metà mandato tutti i servizi pubblici sono peggiorati
” I residenti dei quartieri del Vomero e dell’Arenella sono stufi delle tante promesse, fin qui non mantenute, per un miglioramento della vivibilità sulla collina partenopea. Nel mirino sono innanzitutto presidente, assessori e consiglieri della municipalità collinare che, come è di evidenza palmare, nonostante che le ultime elezioni amministrative nel capoluogo partenopeo si siano svolte due anni e mezzo addietro, a meta mandato non sono riusciti a dare risposte operative e concrete ai tanti bisogni della collettività, rendendo fruibili e alla portata di tutti servizi pubblici essenziali, il cui funzionamento è addirittura peggiorato “. A intervenire sulla questione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, al quale ogni giorno i residenti si rivolgono per segnalare i problemi più disparati, senza che trovino risposte da parte degli organismi del decentramento amministrativo.
” Alla luce del grave stato di degrado e d’abbandono che negli ultimi tempi affligge sempre di più i quartieri del Vomero e dell’Arenella, senza che gli organi della municipalità adottino, con rapidità e in tempi certi, le soluzioni operative di loro competenza – afferma Capodanno -, è auspicabile che intervengano gli organi di controllo, a partire dalla prefettura, per i provvedimenti del caso, valutando anche la possibilità di procedere al loro scioglimento “.
” Tante le questioni irrisolte – puntualizza Capodanno -, da tempo sul tappeto, che rendono difficile se non impossibile la vita dei residenti. Solo per esemplificare, si va dagli avvallamenti, dalle buche e dalle voragini, come quella eclatante ma non unica, salita alla ribalta delle cronache nazionali, in via Morghen, che affliggono costantemente carreggiate e marciapiedi, dove, tra l’altro, sono presenti quotidianamente cumuli di spazzatura, senza che si provveda alla normale quanto costante manutenzione, con conseguenti continue cadute d’inermi cittadini che devono sovente ricorrere alle cure dei sanitari, per arrivare alle congestioni determinate dal traffico veicolare, con le ovvie ripercussioni sull’inquinamento ambientale, a causa di un serpente di lamiere che si snoda in tutte le direzioni, specialmente nei fine settimana, a ragione di un dispositivo obsoleto e superato, che ha comportato la chiusura di alcune arterie fondamentali e, per ultimo, di una parte di piazza degli Artisti, senza aver provveduto a realizzare, negli ultimi 35 anni, dalla legge Tognoli in poi, neppure uno stallo destinato a parcheggio pubblico a raso, a partire da quello progettato, fin dagli anni ’80, sotto i viadotti dell’uscita della tangenziale di via Cilea, che non ha mai visto la luce” .
” Si aggiungano – continua Capodanno – le disastrose condizioni del trasporto pubblico, con il metrò collinare e le funicolari, le cui deficienze, in termini di funzionamento, sono sotto gli occhi di tutti, anche con improvvisi stop, come quello di ieri che ha interessato la funicolare di Montesanto, laddove la funicolare di Chiaia è chiusa da ben 19 mesi per interminabili lavori di revisione, la cui esecuzione era originariamente prevista in soli 6 mesi mentre poi la durata del fermo si è praticamente quadruplicata. Non va meglio nell’ambito della cultura, con la biblioteca comunale Croce, unica struttura del genere al Vomero, chiusa da oltre quattro anni, mentre sono caduti nel vuoto gli appelli e le richieste, anche quale luogo di studio e di aggregazione sociale, specialmente per i giovani, di ricollocarla nei locali occupati, prima del trasferimento nell’attuale sede, posti al piano terra del polifunzionale in via Morghen “.
” A completare il quadro negativo – sottolinea Capodanno – contribuisce inoltre il degrado che, sulla collina, affligge il verde pubblico, con i pochi parchi comunali, a disposizione dei circa 120mila residenti, in pessime condizioni manutentive. A partire dal parco Mascagna, chiuso dall’8 settembre dell’anno scorso, quindi da otto mesi, dove sono in corso lavori di riqualificazione, la cui data d’ultimazione, stando a quando riportato sul cartello di cantiere, è abbondantemente scaduta, senza che, allo stato, si conosca quando finalmente le migliaia di persone che abitualmente frequentavano questo polmone di verde pubblico, molti bambini accompagnati e tante persone anziane, potranno tornare a fruirne “.