Fondazione Il Lazzaretto annuncia la settima edizione del Premio Lydia all’arte contemporanea e lancia la call under 35, esplorando il tema
SENSING BEYOND HUMAN
dal 23 aprile al 24 maggio aperta la call a sostegno della ricerca artistica, partner culturale PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Milano 23 aprile 2024 – Al via da oggi 23 aprile la open call 2024 dedicata ad artisti under 35, del Premio Lydia all’arte contemporanea, promossa da Fondazione Il Lazzaretto, a cura di Claudia D’Alonzo con il contributo di Fondazione Lydia Silvestri. Anche quest’anno PAC è partner culturale del progetto e ospita la presentazione degli esiti finali. La call chiuderà il 24 maggio, e l’esito sarà definito da una giuria di esperti formata da Silvia Costa, regista e performer, Francesco D’Abbraccio, editore e artista, Claudia D’Alonzo, docente e curatrice, Chiara Nuzzi, curatrice e manager editoriale Fondazione ICA Milano, Diego Sileo, curatore PAC. L’artista avrà a disposizione un grant complessivo di 5000 euro per sviluppare la sua ricerca che culminerà con un evento di restituzione pubblica realizzato in collaborazione con PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 2025.
Giunto alla sua settima edizione, il Premio Lydia, dedicato alla memoria dell’artista omonima, conferma la collaborazione con Claudia D’Alonzo, storica dell’arte, docente e curatrice, cui la Fondazione Lazzaretto ha affidato la curatela artistica del premio. L’edizione in corso propone un tema guida per la ricerca: Sensing Beyond Human, Percepire oltre l’umano, ponendo un quesito molto contemporaneo e affermando la necessità di indagare il ruolo dell’arte nel contesto di una crisi ecologica che, citando il biologo David George Haskell, è anche una crisi sensoriale. “Con il premio si intende dare un piccolo ma significativo contributo nella direzione di un cambiamento culturale sempre più necessario, verso il superamento delle concezioni dell’ambiente come mera riserva di risorse e le entità non umane come indicatori passivi degli impatti ecologici,” afferma Claudia D’Alonzo, curatrice del Premio. Il bando mira infatti a sostenere una ricerca artistica votata a far emergere l’esistenza di un mondo fatto di intelligenze molteplici, radici comuni tra corpi percipienti, che voglia narrare alleanze sensoriali e destini interconnessi, necessari per la futura sopravvivenza su questo pianeta.
Il premio è da sempre stato caratterizzato dalla forte volontà di accompagnare il processo di sviluppo dell’artista nella sua ricerca e di adattare il sostegno in funzione del percorso individuale, del processo creativo, dei possibili cambi di rotta rispetto all’idea iniziale. Con la curatela di Claudia D’Alonzo, Premio Lydiaè diventato, dallo scorso anno, da premio alla produzione a premio alla ricerca artistica, un’occasione per intraprendere un percorso della durata di sei mesi, attraverso vari momenti di dialogo e confronto.
“Come Fondazione Il Lazzaretto – sottolinea Alfred Drago – crediamo che sia fondamentale tornare a tempi lenti che permettono la riflessione e lo scambio. Per questo, dallo scorso anno, abbiamo accolto la proposta della curatrice di dedicare il premio e il supporto economico allo studio e alla ricerca, vale a dire a fasi del lavoro artistico raramente sostenute da premi e dei bandi, che in genere si concentrano sulla produzione. Con il premio vogliamo valorizzare un percorso artistico che può trovare compimento anche in un arco temporale più ampio, per continuare a mutare e durare.”
Nelle edizioni precedenti sono stati sostenuti, grazie al Premio Lydia, artisti come Chiara Enzo (2018), Gaia De Megni (2019), Valentina Furian (2020), Daniele Costa (2021), Rachele Maistrello (2022), Beatrice Favaretto(2023). L’evoluzione del premio conferma l’importanza e la funzione di sostegno alla ricerca in ambito artistico, per favorire un dibattito culturale aperto e accessibile, grazie alle molteplici figure di rilievo dei mondi dell’arte (si ricordano Edoardo Bonaspetti, Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli, Anna Daneri, Davide Giannella, Alessandra Kaufmann, Sara Leghissa, Gianni Moretti, Beatrice Oleari, Adrian Paci, Paola Ugolini, Maria Paola Zedda) che anno dopo anno hanno contribuito a mantenere vivo questo impegno a favore della cultura in termini di ricerca e mentorship, attualizzando lo spirito dell’artista Lydia Silvestri.
Lydia Silvestri
L’attenzione al processo creativo è, infatti, un tratto identitario del premio fin dalla sua prima edizione ed è legato al rapporto con Lydia Silvestri e alla sua memoria. Allieva di Marino Marini e poi docente all’Accademia di Brera, ha avuto per anni il suo atelier negli spazi dell’attuale Fondazione, animandolo con la sua incessante sperimentazione sulla materia, impiegando la tecnica scultorea per indagare il corpo e le sue forme, oltre le codifiche binarie della rappresentazione del genere e della sessualità. Per Il Lazzaretto, accogliere e favorire il lavoro di artiste e artisti attivi in Italia in grado di porre interrogativi, letture e visioni sul presente vuol dire attualizzare l’eredità simbolica rappresentata dal lavoro Lydia e dare forma concreta alla vocazione sperimentale della Fondazione.
Sensing Beyond Human – Premio Lydia 2024
Call aperta dal 23 aprile al 24 maggio 2024
Informazioni e modalità di partecipazione >premiolydia.com
Contatti e informazioni
Fondazione Il Lazzaretto
Via Lazzaretto 15 – 20124 Milano Tel. +39 0245370810
www.illazzaretto.com, canali social IG: @illazzaretto FB: illazzaretto
Ufficio stampa: Stilema
Annalisa Praitano | annalisa.praitano@stilema-to.it | Tel. +333 3103.490
Valentina Gobbo Carrer | stilemapress@stilema-to.it | Tel. +338 8662.116