In libreria dall’8 maggio
TRADUZIONE DI: Andrea Grechi
PREFAZIONE DI: Francesco Costa
PAGINE: 416
PREZZO: 21,00 €
NUMERO DI COLLANA: 2
ISBN: 9791281729025
IN COPERTINA: © Klawe Rzeczy
Quello che è già successo al giornalismo digitale e quello che gli succederà, raccontato dal più creativo, seguito e temuto media journalist americano.
Nei trent’anni di storia del giornalismo online è successo di tutto, ai giornali e a noi lettori, al modo in cui ci informiamo e siamo raggiunti dalle notizie e da tutto quello che esce dai nostri smartphone. Traffic racconta questi cambiamenti attraverso una storia vera, avvincente nella sua unicità e insieme modello degli sviluppi tuttora in corso. Il racconto comincia a SoHo nei primi anni Duemila, dopo la bolla delle dot-com ma prima che Google, Apple e Facebook si impossessassero della scena. È a New York che il gruppo di nichilisti guidato da Nick Denton a Gawker e lo staff più spensierato di Jonah Peretti a BuzzFeed si dedicano agli esperimenti che creeranno la viralità su internet. È l’età dell’innocenza creativa del giornalismo online: la vecchia guardia dell’informazione è stata screditata dalla guerra in Iraq, il mondo digitale crede di poter diffondere la verità. Dopotutto, non sono forse stati gli attivisti online a far eleggere Barack Obama?
Ben Smith, innovativo direttore di BuzzFeed News e oggi direttore del sito Semafor, descrive priorità e approcci rivoluzionari e racconta il grande flop del nostro tempo: internet, che avrebbe dovuto aiutare le forze progressiste a rendere il mondo più libero ed equo, è diventata la forza motrice del populismo di destra – quello di Steve Bannon, di Andrew Breitbart e di Chris Poole, il creatore di 4chan. Una storia avvincente e illuminante, per sapere di più su cosa sta succedendo e su come ci viene raccontato.