Firenze, Donne imprenditrici: “Il protocollo firmato da industriali, agricoltori, centro don Facibeni e Fondazione Caritas è esempio da seguire”
Giachetti (presidente Aidda): “Serve una nuova impostazione del mercato del lavoro: mettere insieme imprese, Terzo settore e enti formativi per far incontrare domanda e offerta”
Firenze, 24 aprile 2024 – “Quello firmato oggi è un protocollo da salutare con soddisfazione. Un primo passo, un esempio da seguire per arrivare ad una nuova impostazione per affrontare le sfide del lavoro. Solo attraverso alleanze fra pubblico, privato e terzo settore si possono indurre trasformazioni positive in ogni campo ed in particolare nel mondo del lavoro”
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, riguardo al protocollo siglato a Firenze, fra Confindustria Toscana Centro e Costa, Unione degli Agricoltori di Firenze, CFP “Don Giulio Facibeni”, Fondazione Solidarietà Caritas Firenze Ets, che prevede percorsi di inclusione sociale per offrire formazione qualificata finalizzata all’inserimento sul mercato del lavoro di soggetti fragili e svantaggiati.
“Il ‘mismatch’, la mancata corrispondenza della domanda di lavoro delle imprese con l’offerta di lavoro da parte dei lavoratori, è un problema che negli ultimi anni si è rivelato di grande importanza nel contesto italiano – sottolinea la presidente Giachetti – creando un vero pericolo per la competitività delle imprese. È un problema da affrontare con le partnership pubblico-private-terzo settore, modelli di collaborazione tra amministrazioni pubbliche, imprese, organizzazioni del Terzo settore che hanno l’obiettivo di approcciare in modo sistemico e integrato la complessità delle problematiche che si riscontrano oggi nel mercato del lavoro”.
“Il nostro Paese – conclude la presidente di Aidda – ha bisogno di un salto culturale che consenta di rendere le partnership pubblico-private-terzo settore plurali un modello consolidato e non l’eccezione. La sinergia tra imprese, Terzo settore e pubbliche amministrazioni promuove soluzioni che indirizzano il sistema verso una nuova “economia civile” dove l’obiettivo del “bene comune” è il criterio a base delle decisioni e il risultato genera una vera prosperità a medio e lungo termine di tutto il sistema”